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Il governo accontenta i tassisti: “Decreto entro 30 giorni”. La protesta è conclusa

L’esecutivo si impegnerà a regolare il settore del noleggio con conducente e nello specifico la legge 21/1992. Le sigle sindacali firmano il protocollo a garantire la fine degli scioperi, culminati ieri in una giornata caldissima per Roma: diversi i feriti e i fermi.
A cura di Biagio Chiariello
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“Fatela finita con questa protesta e il governo vi verrà incontro con un nuovo decreto ministeriale”. In buona sintesi è quel che prevede l’accordo trovato nella tarda serata di ieri tra le 21 sigle sindacali convocate dall’esecutivo, dopo una riunione durata oltre sei ore. La giornata è stata sicuramente la più lunga e dura dall’inizio della ribellione dei tassisti arrivati a Roma in migliaia da tutta Italia per dire ‘no’ all’emendamento contenuto nel decreto Milleproroghe approvato dal Senato (e in discussione alla Camera) che favorirebbe Uber, la multinazionale del noleggio privato. In piazza a manifestare anche gli ambulanti che protestavano contro la direttiva Bolkestein che elimina gli ostacoli alla liberalizzazione dei servizi.

Protesta taxi a Roma: feriti, fermi, bombe carte e tirapugni

Un sit-in durante i quali sono spuntati tirapugni e non sono mancati i saluti fascisti. L'esplosione di una bomba carta ha mandato in frantumi i vetri di Palazzo Macchi, in piazza Montecitorio. Quattro le persone ferite (tra cui due esponenti di Forza Nuova). Diversi i feriti: si parla di 4 poliziotti e 3 manifestanti, due dei quali sono stati trasportati in codice giallo all'ospedale San Giovanni per trauma cranico, mentre altre persone sono state medicate sul posto.

L'accordo tra il governo e i sindacati

Mentre la protesta infiammava per le strade della Capitale, l’incontro tra i sindacati dei tassisti e il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio è proseguito per tutto il pomeriggio. E in serata un'intesa è stata trovata: da un lato il governo ha promesso di regolare entro un mese il settore del noleggio con conducente con “un decreto ministeriale che regoli gli Ncc scavalcando l'emendamento Lanzillotta”, dall'altro quello le numerose sigle sindacali coinvolti si sono impegnate a sospendere da subito la protesta e riprendere il servizio pubblico. L'annuncio finale è stato dato dal viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, al termine del tavolo con le associazioni di categoria. "E' stato firmato da tutte le sigle presenti al tavolo l'appello del governo a concludere immediatamente le proteste e a riprendere il servizio pubblico".

Entro un mese il decreto per i tassisti

Nel verbale consegnato ai tassisti viene spiegato che verrà creato uno schema di decreto interministeriale con misure “tese ad impedire pratiche di esercizio abusivo del servizio taxi e del servizio noleggio con conducente o, comunque, non rispondenti ai principi ordinamentali che regolano la materia”. Obiettivo è la modifica della legge 21/1992 (la legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea) ripartendo dal testo proposto dal governo. Nel decreto dovranno essere inseriti “tutti i temi, già concordati con le categorie a suo tempo, tra cui miglioramento del sistema di programmazione e organizzazione su base territoriale, regolazione e salvaguardia del servizio pubblico, necessità di migliorare i servizi ai cittadini evoluzione tecnologica del settore, lotta all'abusivismo, migliore incontro tra domanda e offerta”. In base a ciò, da oggi la protesta dei tassisti è conclusa e il servizio riprende regolarmente.

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