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Il giallo dell’immagine IA sul sito del ministero della Giustizia sulla separazione delle carriere dei giudici

Fa discutere lo strano caso dell’immagine comparsa sul sito del ministero della Giustizia, per annunciare il primo sì alla Camera al dl sulla separazione delle carriere, poi rimossa dopo le critiche. Secondo quanto ha fatto sapere via Arenula, l’immagine sarebbe stata prodotto dall’Intelligenza Artificiale, e sarebbe stata pubblicata per sbaglio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un'immagine celebrativa dai torni trionfalistici per il primo sì alla Camera al ddl che contiene la separazione delle carriere dei magistrati è comparsa sul sito del ministero della Giustizia, e poi è stata rimossa, dopo le polemiche. L'insolita vicenda ha contorni poco chiari, soprattutto dopo la motivazione che è stata fornita dallo stesso ministero sull'accaduto.

In una nota, diffusa stamattina, si fa riferimento a un'immagine prodotta dall'Intelligenza artificiale, ma sarebbe stata diffusa per errore e poi cancellata. Ma chi ha commesso materialmente quello sbaglio e soprattutto perché? Interrogativi che per ora restano senza risposta, anche perché in via Arenula qualcuno deve aver pensato che un'immagine del genere potesse andare bene per festeggiare un significativo passo avanti della riforma della Giustizia.

"In merito alla comparsa sul sito del Ministero della Giustizia dell'illustrazione su un articolo sulla separazione delle carriere, si comunica che si tratta di una simulazione grafica con IA, del tutto inverosimile e non appropriata, non autorizzata, non intenzionale e erroneamente pubblicata e successivamente rimossa appena segnalata. Ce ne scusiamo con i lettori", si legge in una nota pubblicata dall'ufficio stampa e comunicazione del ministero della Giustizia, guidato da Carlo Nordio.

L'illustrazione, pubblicata a corredo di alcuni articoli sulla separazione delle carriere, mostrava due magistrati, con a sinistra quello che sembrava un giudice e a destra un pubblico ministero. Sotto i primi piani una specie di folla in rivolta, in mezzo a bandiere tricolore e una sorta di tribunale in stile neoclassico americano, come se si trattasse di un disegno d'epoca rivoluzionaria. Nella figura compariva anche un oggetto simile a una baionetta.

L'immagine era stata subito criticata da Alessandra Maddalena, vicepresidente dell’Associazione nazionale magistrati: "Vergognosa immagine. Stamane l’hanno rimossa dall’homepage del ministero, pare. Mi dicono che da qualche minuto non si vede più. Una immagine violenta, che nulla a che vedere con il rigore e il senso della responsabilità che deve trasmettere, soprattutto dal Ministero, l’istituzione che ha a cuore il destino della giustizia".

"Avrebbero dovuto scattare qualche foto ai magistrati impegnati a smaltire fascicoli, chini su codici, e ancora meglio: sulla Costituzione, che non compariva neanche per sbaglio sotto quel tempio e quel fermo immagine che faceva pubblicità a un trionfo. È un altro atto senza precedenti, la promozione mediatica e grafica di un iter parlamentare appena all’inizio", ha aggiunto ieri.

Anche la magistrata Paola Cervo, di Area, aveva detto la sua: "Non è un dettaglio, quell’immagine. Ma era un'aula di giustizia, quella? E le persone che si vedevano distintamente in cima a quella folla non avevano forse a tracolla qualcosa che somigliava a fucili, carabine? Tanti di noi hanno provato disagio a vederla, perché testimonia l'approccio e lo sguardo di questo legislatore . Sono quelli che chiedono ai magistrati di stare al loro posto, dí ricordarsi di continenza e sobrietà? Chi ha voluto quell'immagine non solo non conosce aule e giustizia, non ha letto e non ricorda la Costituzione".

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