Il generale Vannacci rientra in servizio e dice che continuerà a promuovere il suo libro
Il generale Roberto Vannacci tornerà in servizio domani, mercoledì 27 dicembre, dopo alcune settimane di licenza passate a promuovere il proprio libro. L'autore di Il mondo al contrario, testo accusato tra le altre cose di avere contenuti misogini, omofobi e razzisti, rientrerà con il suo nuovo incarico di capo di Stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri, che gli è stato assegnato a inizio dicembre.
Il nuovo ruolo aveva suscitato delle polemiche, anche se il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva specificato che non si trattava di una promozione. Negli stessi giorni era stato anche confermato che era partita un'inchiesta formale su Vannacci, all'interno dell'Esercito e autorizzata dallo stesso Crosetto, per accertare eventuali infrazioni disciplinari. Inizialmente il generà svolgerà un periodo di affiancamento, poi riceverà pienamente l'incarico.
Nelle settimane di licenza, come detto, Vannacci ha proseguito la campagna promozionale per Il mondo al contrario. Si è anche parlato del suo possibile ingresso in politica, con il militare che non ha escluso una candidatura alle elezioni europee che si svolgeranno a giugno 2024: "Lei mi voterebbe? Potrei farci un pensierino", aveva dichiarato Vannacci a una giornalista del Fatto quotidiano durante un'intervista.
D'altra parte, la Lega di Matteo Salvini non ha mai fatto mistero del fatto che sarebbe ben disposta a candidare il generale: "Se dovesse decidere di candidarsi, le porte della Lega sono spalancate. Da quello che è uscito sui media, l'80% di ciò che ha scritto lo condivido", aveva dichiarato il vicesegretario del Carroccio Andrea Crippa. Anche se per tentare la carriera politica Vannacci dovrebbe abbandonare quella da militare.
All'Ansa, Vannacci ha parlato della promozione del libro, sia nelle settimane di licenza sia ora che riprenderà il servizio: "Durante il mio tempo libero faccio tantissime attività: leggo, scrivo, vado a nuotare, a correre, a pescare, a funghi, sto con la famiglia e, volendo, posso anche presentare il mio libro che è proprio il risultato di una mia attività artistica, culturale e ricreativa condotta, appunto, nel mio tempo libero. Visto che l'ho fatto fino ad ora per quale ragione dovrei cambiare adesso, sempre trattandosi del mio tempo libero?". Per quanto riguarda la candidatura politica, invece, il generale ha abbassato le aspettative parlando a LaPresse, e rispondendo semplicemente: "Faccio il soldato".