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Il generale Figliuolo dice che non c’è nessun ritardo sui vaccini e che il piano sarà rispettato

Il commissario straordinario all’emergenza Covid rassicura tutti sull’andamento del piano vaccinale, soprattutto le Regioni che temono rallentamenti durante l’estate: “Non parlerei di ritardi, tra luglio e settembre avremo 45,5 milioni di dosi, a luglio 14,5 milioni”. Secondo il generale Figliuolo “le Regioni hanno la potenzialità di somministrare complessivamente 500mila vaccinazioni al giorno”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il piano vaccinale prosegue spedito senza problemi. Nessun ritardo, una leggera flessione. Il generale Figliuolo è sicuro che l'obiettivo di vaccinare almeno l'80% degli italiani entro settembre sia pienamente raggiungibile. I risultati si stanno vedendo e le previsioni, numeri alla mano, non creeranno nessuno stop estivo nell'approvvigionamento. Il commissario straordinario all'emergenza Covid fa il punto sull'andamento della campagna di vaccinazione in un'intervista al Corriere, in cui risponde alle preoccupazioni delle Regioni che hanno interrotto le nuove prenotazioni per timore di non avere abbastanza dosi. L'idea dei governatori è – in carenza di vaccini – procedere prima con le seconde dosi, in modo da contrastare seriamente la variante Delta.

La flessione a luglio, rispetto a giugno, prevede il 5% di dosi in meno di Pfizer e Moderna: "Non parlerei di ritardi", spiega Figliuolo. "Tra luglio e settembre avremo 45,5 milioni di dosi, a luglio 14,5 milioni". Non c'è nessun motivo, secondo il generale, per rinviare le prenotazioni: tra le nuove dosi, il residuo di giugno e AstraZeneca per gli over 60 "le Regioni hanno la potenzialità di somministrare complessivamente 500mila vaccinazioni al giorno".

Il ritmo della vaccinazione è ancora buono: "Il 61% dei cittadini ha fatto almeno una dose e il 36% della popolazione anche la seconda". E questo è un risultato "pienamente in linea con il piano elaborato a marzo". Perciò Figliuolo è convinto che "entro il 30 settembre avremo raggiunto l’80% della popolazione". Poi il generale si smarca dalle polemiche sulle indicazioni di Aifa e Comitato tecnico scientifico sui vaccini, cambiate nel corso delle settimane: "Sono variate nel tempo per garantire la massima efficacia e sicurezza delle vaccinazioni".

Il generale ha ancora un obiettivo fisso: trovare gli over 60 che ancora non si sono vaccinati e che, da diverse settimane, non aumentano più: "Su 18,1 milioni di persone, 2,5 milioni non hanno ancora ricevuto alcuna somministrazione – spiega Figliuolo – È una priorità assoluta". Ma non solo loro, anche chi in generale è "rimasto ancora dubbioso". E sul futuro è il generale ad avere dei dubbi: "Vaccinarsi resterà il fattore chiave per andare verso una nuova normalità, in ogni caso siamo preparati per affrontare un eventuale richiamo". Ora, però, la priorità è sconfiggere il virus, con attenzione massima alla variante Delta: "Il ciclo vaccinale completo è l’unico rimedio".

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