Il generale Figliuolo ammette: “Su AstraZeneca e mix vaccinale governo poteva comunicare meglio”
Il generale Francesco Paolo Figliuolo ammette che sul piano della comunicazione ci sono state delle falle sull'utilizzo del vaccinto anti-Covid di AstraZeneca: "Io devo dire che nonostante tutto i nostri cittadini hanno dimostrato di essere migliori di tutta questa confusione che si è creata. Va detto che ci sono delle giustificazioni anche perché su AstraZeneca ci sono state oltre 10 indicazioni diverse nel tempo ma questo è figlio di un virus che è mutevole, di un rapporto rischi-benefici che cambia nel tempo e di quello che fa la farmacovigilanza sia nel mondo, si in Europa, sia in Italia", ha detto il commissario straordinario all'emergenza coronavirus, intervenendo a ‘Domenica In' su Raiuno'.
"Probabilmente si poteva comunicare meglio", ha detto a proposito della vaccinazione eterologa, cioè il mix di vaccini per gli under 60 che avevano ricevuto la prima dose di AstraZeneca. "Ora continuiamo con le seconde dosi di AstraZeneca sopra i 60 anni, mentre sotto i 60 anni si fa la cosiddetta eterologa", ha aggiunto.
"Ho fatto la seconda dose con Astrazeneca, proprio il giorno prima che entrasse in vigore l'eterologa, ma ho detto ‘voglio fare Astrazeneca'. I miei 2 figli, poco più che trentenni, hanno fatto uno Astrazeneca, solo una dose perché era reduce dal Covid anche in forma abbastanza seria, l'altro J&J. Quelle erano le regole e noi cerchiamo di applicarle innanzitutto coerentemente in famiglia. Io non ho avuto nessun disturbo, mia moglie ha fatto Pfizer e qualche disturbo specie dopo la prima dose l'ha avuto".
Il commissario ha rivolto un invito anche ai giovani: "Devono riappropriarsi della propria socialità e della propria libertà. La vaccinazione per loro è un atto di grande consapevolezza e responsabilità. Perché mettendosi a riparo, si limita la circolazione del virus e delle varianti, e alla fine si mettono al riparo le classi più anziane, le nostre radici. Quindi devono continuare a vaccinarsi, soprattutto fare anche la seconda dose".
"I giovani devono poter tornare in discoteca con atteggiamento responsabile e con il green pass", ha aggiunto, parlando del via libera alle discoteche all'aperto in zona bianca, per le quali a giorni il governo annuncerà una data per la ripartenza.
Vaccini per i 12-16enni
Secondo il commissario all'emergenza vaccinare la fascia più giovane della popolazione è importante anche in vista della riapertura delle scuole. A chi ha dubbi sulla vaccinazione degli adolescenti Figliuolo ha ricordato che "la Federazione italiana pediatri ne ha messo in evidenza l'importanza e la sicurezza. È chiaro che noi ci affidiamo alla scienza, il professor Vaia e il viceministro Sileri potranno essere più chiari di me, ma ho sentito anche parole incoraggianti dal professor Locatelli, insigne pediatra, che dice che ora i benefici sono molto maggiori dei rischi".
Vaccini a over 60
"Mancano da vaccinare 2,6 mln di over 60. In campo ci sono oltre 50 team mobili della Difesa che stanno battendo i paesini più isolati. Tra gli over 70 i vaccinati sono l'87% e bisogna migliorare mentre mancano solo 350mila over 80, siamo quasi al 97%'‘, ha spiegato il commissario all'emergenza.
A fine settembre immunità di gregge
Secondo Figliuolo sarà possibile raggiungere l'immunità di gregge entro fine settembre: "Parliamo dell'80% della platea, quindi circa 54,1 milioni di cittadini. Sono convinto che entro fine settembre raggiungeremo l'immunità di gregge".
"Però bisogna continuare a vaccinarci, perché l'esperienza dice che si arriva a un certo punto e poi si fa fatica a trovare i vaccinanti. I vaccini ce li abbiamo, noi avremo a luglio poco meno della stessa quantità di giugno di vaccini a Rna. È chiaro che se consideriamo i 4 tipi di vaccino ne avremmo di più, ma attualmente su Astrazeneca e J&J ci sono grandi limitazioni".
Stato d'emergenza termina a fine luglio
"Credo che un po' ancora la struttura commissariale andrà avanti. Lo stato d'emergenza teoricamente finisce a fine luglio però penso che il governo sia molto cauto. Finché c'è bisogno la struttura c'è e io sono a disposizione dell'Italia", ha detto Figliuolo.