Il G7 blocca l’oro russo e dice che sosterrà l’Ucraina per tutto il tempo necessario
I leader del G7, riuniti in Baviera per fare il punto sulla guerra in Ucraina e sulla crisi che ne sta conseguendo a livello mondiale, hanno assicurato che continueranno a fornire sostegno a Kiev fino a quando sarà necessario. In una bozza di dichiarazione comune, che Bloomberg ha visionato, si legge: "Continueremo a fornire sostegno finanziario, umanitario, militare e diplomatico e a stare al fianco dell'Ucraina fino a quando sarà necessario". Non si è parlato solamente di come sostenere l'Ucraina in questa fase di conflitto con la Russia, ma anche di come continuare a farlo per la ricostruzione del Paese una volta che la guerra sarà finita. E a tal proposito i leader mondiali starebbero valutando la possibilità di utilizzare proprio i dati che provengono dalle importazioni dalla Russia per finanziare la ricostruzione.
La giornata si è aperta con la notizia dell'attacco missilistico russo su Kiev, che il presidente statunitense Joe Biden ha definito una "barbarie". Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato di un attacco "brutale" e ha confermato l'unità degli alleati nel sostegno all'Ucraina. I leader avrebbero anche deciso di approvare l'embargo all'oro russo, una decisione che secondo la Casa Bianca costerà a Mosca decine di miliardi di dollari. L'obiettivo è quello di impedire agli oligarchi di aggirare l'impatto negativo delle sanzioni acquistando oro.
Il vertice proseguirà domani, quando è previsto anche un intervento in video conferenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Oggi si è parlato anche di come supportare l'economia globale contro i gravi effetti della crisi innescata dalla guerra in Ucraina: Biden ha annunciato un piano di investimenti da 600 miliardi di dollari rivolto in particolare ai Paesi in via di sviluppo. "Quando le democrazie si uniscono, non c'è nulla che non possano realizzare", ha detto. "Il mondo oggi ha bisogno di questi investimenti più di sempre, dobbiamo lavorare fianco a fianco per massimizzarne gli effetti".
I leader hanno subito dimostrato non solo unità, ma anche un clima molto disteso. "Foto con la giacca? Ci togliamo i cappotti? Dobbiamo dimostrare di essere più duri con Putin", ha detto il premier britannico Boris Johnson. "Facciamo uno spettacolo di equitazione a torso nudo", gli ha risposto il canadese Justin Trudeau, ricordando la foto del presidente russo Vladimir Putin che cavalca a torso nudo. E ancora: "Dobbiamo mostrare i pettorali".