Il disegno di legge per rendere la maternità surrogata reato anche all’estero è arrivato in commissione
La proposta di legge di Fratelli d'Italia per rendere un reato la maternità surrogata anche all'estero è stata depositata in commissione Giustizia alla Camera. Si tratta di un'iniziativa ripresentata varie volta dal partito di Giorgia Meloni, che ora punta a rendere il cosiddetto utero in affitto punibile con una pena che va dai 600mila euro fino al milione. E con la reclusione fino a un massino di due anni.
"Le pratiche della surrogazione di maternità costituiscono un esempio esecrabile di commercializzazione del corpo femminile e degli stessi bambini che nascono attraverso tali pratiche, che sono trattati alla stregua di merci", si legge nella proposta di legge. Che prosegue sottolineando come ad oggi questa pratica sia un reato esclusivamente entro i confini nazionali. Ma questo non vuol dire che le coppie che non possono avere figli non vi ricorrano all'estero.
"È un business che in India vale oltre 2 miliardi di dollari l'anno", si legge nel testo. Oppure: "Anche negli Stati Uniti il business della maternità surrogata sta aumentando a ritmo esponenziale, con un numero di nascite superiore a duemila ogni anno, rispetto alle quali addirittura si dà agli aspiranti genitori la possibilità di scegliere alcune caratteristiche base del nascituro".
E ancora: "Negli ultimi anni i giudici italiani hanno dovuto confrontarsi con il fenomeno del ricorso alla maternità surrogata all’estero e l’impossibilità, stante la normativa vigente, di sanzionare penalmente tale fenomeno. (…) Appare evidente come non sia più possibile lasciare i tribunali soli davanti alle problematiche che sempre più spesso si stanno determinando a causa del ricorso da parte di cittadini italiani a pratiche di surrogazione di maternità effettuate all’estero, e quanto sia opportuno che la nor- mativa nazionale sanzioni simili pratiche, esattamente come sono sanzionate se commesse in Italia, con ciò ribadendo in modo chiaro la nostra contrarietà allo sfruttamento e alla commercializzazione di fatto di donne e di bambini".
Da qui la proposta di rendere la maternità surrogata illegale anche se cercata all'estero, andando a modificare la legge del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita, "scritta in un tempo tempo in cui non esisteva ancora il turismo procreativo".