Il discorso di Meloni dopo il premio consegnato da Musk: “Difendiamo valori occidentali da autocrazie”
Giorgia Meloni, in viaggio a New York per l'Assemblea delle Nazioni unite – dove ha già svolto il suo primo intervento -, nella serata di ieri ha ricevuto il Global citizen award 2024, un premio conferito a diversi leader e figure internazionali dal think tank Atlantic Council. A consegnarlo è stato l'imprenditore Elon Musk, una decisione controversa che sarebbe stata presa dalla stessa Meloni: il think tank, infatti, cerca di mantenere una linea di neutralità politica, mentre Musk è il principale sponsor e sostenitore di Donald Trump nella campagna elettorale in corso.
Il miliardario ha introdotto la presidente del Consiglio parlando per pochi secondi, elogiando il suo lavoro da premier e descrivendola come "ancora più bella dentro che fuori". Poi, nel suo discorso, Meloni ha toccato diversi dei punti su cui ritorna più spesso, dal patriottismo alla difesa dei valori tradizionali, allargando il discorso a tutto l'Occidente invece che all'Italia o all'Europa come fatto in passato.
"Nazione e patriottismo sono parole di cui non dobbiamo vergognarci", ha affermato: "Significano uno stato d'animo a cui si appartiene condividendo cultura, tradizioni e valori. Quando vediamo le nostre bandiere, se ci sentiamo orgogliosi, significa che proviamo l'orgoglio di far parte di una comunità, e che siamo pronti a fare la nostra parte per migliorarne le sorti".
Ha proseguito dicendo che "come politico hai fondamentalmente due opzioni: essere un leader o uno che segue, agire per il bene del tuo popolo o agire guidato solo dai sondaggi". I "valori" dell'Occidente, "sono le armi più temute dai nostri avversari. Quindi non possiamo rinunciare alla forza della nostra identità, perché sarebbe il miglior regalo che possiamo fare ai regimi autoritari", ha detto.
Proprio per quanto riguarda questi regimi, la presidente del Consiglio ha continuato: "Le autocrazie stanno guadagnando terreno", e insistono su "una narrazione" che "riguarda l'idea dell'inevitabile declino dell'Occidente, l'idea che le democrazie stanno fallendo". La "migliore risposta al declino", a sua volta, è "il patriottismo. Difendere le nostre radici profonde è la precondizione per raccogliere frutti maturi. Imparare dai nostri errori passati è la precondizione per essere migliori in futuro".
L'attacco delle autocrazie è in corso, ha continuato: "Un esercito di troll e bot stranieri e maligni è impegnato a manipolare la realtà e a sfruttare le nostre contraddizioni. Ma ai tifosi dell'autoritarismo, lasciatemi dire molto chiaramente che difenderemo i nostri valori". Poi ha citato l'ex presidente degli Usa Ronald Reagan, ottenendo l'applauso del pubblico conservatore: "Dobbiamo renderci conto che nessun arsenale, o nessuna arma nell'arsenale del mondo, è così formidabile come la volontà e il coraggio morale di uomini e donne liberi. È un'arma che i nostri avversari non hanno".
La premier ha incluso anche un passaggio sulla guerra in Ucraina: "In un tempo dominato dal caos l’Italia si schiera fermamente al fianco di chi difende la propria libertà e sovranità, non solo perché è giusto farlo, ma anche perché è nell'interesse dell’Italia e dell'occidente impedire un futuro in cui prevalga la legge del più forte".