Il discorso di Meloni alla conferenza sull’Ucraina: “Pace non significa resa, pericoloso confonderle”
"La pace non significa resa, come Putin sembra suggerire. Confondere la pace con la soggiogazione sarebbe un pericoloso precedente per tutti". A pronunciare queste parole è Giorgia Meloni intervenendo alla conferenza di pace al resort di Burgenstock, in Svizzera. La presidente del Consiglio si è poi rivolta al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, assicurandogli che potrà contare sull'Italia per tutto il tempo necessario.
Meloni ha ricordato come siano passati oltre 800 giorni dall'invasione russa dell'Ucraina: "Sono passati 844 giorni, che hanno visto un'eroica resistenza da parte di Kiev e un'unità incomparabile nel supporto agli ucraini. Difendere l'Ucraina significa difendere il sistema normativo internazionale, che lega insieme la comunità globale e protegge tutte le Nazioni. Se l'Ucraina non avesse ricevuto il nostro supporto e fosse stata costretta alla resa noi oggi non saremmo qui a discutere delle condizioni minime per un negoziato. Staremmo solo discutendo dell'invasione di uno Stato sovrano e possiamo tutti immaginare che conseguenze avrebbe avuto una cosa del genere".
La presidente del Consiglio ha quindi ribadito che arrivare alla pace non può significare accettare una resa, come vorrebbe il Cremlino. "La conferenza di oggi è un'iniziativa importante, che smantella anche alcune narrative o propaganda", ha proseguito Meloni, sottolineando i punti principali della discussione, che sono la sicurezza nucleare, quella alimentare e la dimensione umanitaria: "Dai colloqui di oggi credo che ci sia molto che possiamo costruire da questo punto. L'Italia ha sempre fatto la sua parte e non ha intenzione di voltare le spalle adesso. Ma dobbiamo unire i nostri sforzi per aiutare gli ucraini a guardare verso il futuro".
Meloni ha ricordato che il G7 sotto la presidenza italiana, che si è appena concluso, ha lavorato esattamente per questo obiettivo: "Abbiamo appena raggiunto un accordo su altri 50 miliardi aggiuntivi di dollari in sostegno finanziario a Kiev entro la fine dell'anno, recuperati usando gli assetti congelati russi. È un risultato straordinario, frutto di un lavoro di squadra da parte dei leader del G7″. La presidente del Consiglio ha concluso promettendo al presidente ucraino che continuerà a lavorare per l'obiettivo comune: "Faremo tutto il possibile per trasformare in realtà un futuro di pace e stabilità per gli ucraini".