Il discorso di Giorgia Meloni in Spagna: “No alla lobby Lgbt, sì alla famiglia naturale”
Giorgia Meloni torna in Spagna e torna sul palco di Vox, partito di estrema destra – alleato in Europa – con cui Fratelli d'Italia ha storicamente ottimi rapporti. La deputata romana, in visita in Andalusia durante il silenzio elettorale italiano per il voto di ieri, si esalta – come già successo in più famosi precedenti – nei suoi discorsi in spagnolo. In questo caso è volata a Marbella "per sostenere la candidatura dell’amica Macarena Olona alla presidenza dell’Andalusia insieme ai patrioti spagnoli guidati da Santiago Abascal", come spiegato da Meloni stessa sui social.
E proprio dal palco di Marbella, Meloni è tornata a parlare spagnolo, con un discorso colmo di sì e no, di distinguo sui quali la deputata romana ha costruito l'identità del proprio partito: "Non ci sono mediazioni possibili, o si dice sì o si dice no – ha cominciato lei stessa – Sì alla famiglia naturale, no alla lobby Lgbt, sì alla identità sessuale, no alla ideologia di genere, sì alla cultura della vita, no a quella della morte". Poi è passata a temi più religiosi: "Sì ai valori universali cristiani, no alla violenza islamista".
Poi ha continuato con altri grandi classici della sua narrazione: "Sì alle frontiere sicure, no alla immigrazione massiva". E ancora, senza che ci sia un apparente legame tra le due cose: "Sì al lavoro per i nostri cittadini, no alla finanza internazionale". Poi ha concluso: "Sì alla sovranità del popolo, no ai burocrati di Bruxelles, sì alla nostra civiltà e no a chi vuole distruggerla". Il pubblico è andato in visibilio nel crescendo emotivo con cui la leader di Fratelli d'Italia ha alternato sì e no, soprattutto nella parte finale in cui Meloni ha gridato "viva la Spagna" e "viva l'Italia", con la platea che ha accompagnato con dei sonori "olè". Per poi concludere con un ultimo "viva l'Europa dei patrioti". E olè.