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Il caso Pozzolo

Il deputato Pozzolo positivo allo stub: c’era polvere da sparo sulle mani e sui vestiti a Capodanno

La Procura di Biella ha ricevuto l’esito dell’esame dello stub sulle mani e sugli indumenti di Emanuele Pozzolo, effettuato la mattina dopo la festa di Capodanno: il risultato è positivo, ci sono tracce e residui significativi di polvere da sparo sul deputato. Ora si attende la perizia balistica.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Lo stub ha dato esito positivo, sulle mani e sui vestiti di Emanuele Pozzolo c'erano tracce di polvere da sparo, dei residui significativi, la notte di Capodanno. A quasi un mese dalla festa finita in tragedia a Rosazza, dal Ris di Parma arriva una prima risposta che aggrava la posizione del deputato. C'è un altro esame importante di cui ancora non si conosce il risultato: la perizia balistica. Al momento, la situazione continua a essere di stallo: tutti i testimoni raccontano che la pistola fosse in mano a Pozzolo prima dello sparo, mentre lui sostiene di non aver esploso personalmente il colpo. Davanti ai giudici invece, nonostante il parlamentare stia facendo filtrare ricostruzioni sui giornali da settimane, ha deciso di non rispondere e rimanere in silenzio. Una strategia difensiva, la sua, che dovrà necessariamente cambiare dopo l'esito dei test.

L'esame dello stub è stato effettuato la mattina dopo la festa di Capodanno, in caserma. Sui vestiti di Pozzolo sono uscite diverse ricostruzioni, dall'immunità parlamentare invocata al fatto che non volesse consegnarli per il freddo. In ogni caso, alla fine il test è stato fatto e il risultato è stato positivo: ci sono "significativi" residui di polvere da sparo da innesco sulla mano del deputato, ma anche sugli abiti. Lui, intanto, continua a sostenere di non aver sparato, ma di aver visto cadere la sua pistola dalla giacca e il caposcorta del sottosegretario Delmastro – Pablito Morello, che nel frattempo è andato in ferie dal 4 gennaio ed è stato sostituito – raccoglierla. Pozzolo non accusa direttamente Morello, che della vittima dello sparo – Luca Campana, elettricista di 31 anni ferito a una gamba – è il genero, ma la ricostruzione alternativa a quella filtrata finora vuole l'arma in mano all'ispettore della Penitenziaria, prima di un blackout totale in cui il deputato non dice chiaramente chi ha esploso il colpo.

In ogni caso, l'esito dello stub conferma la versione filtrata finora. Anche perché, pur volendo, l'esame non è stato eseguito sugli altri presenti, né tantomeno sullo stesso Morello, che è considerato un supertestimone e non è indagato al momento. Perciò l'unica certezza dal punto di vista scientifico è che sulla mano e sui vestiti di Pozzolo, quella sera, della polvere da sparo ci è finita. La perizia balistica servirà a chiarire i dubbi dei magistrati, ma se dovesse confermare l'attendibilità del racconto di Morello la posizione del deputato si aggraverebbe ulteriormente.

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