Il decreto Bollette arriva in Cdm dopo i rinvii, quali sono le novità decise dal governo Meloni
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È arrivato il momento del decreto Bollette. Il governo Meloni dovrebbe mettere sul tavolo un potenziamento del bonus sociale luce e gas, oltre ad alcuni interventi rivolti alle imprese. Il testo dopo diversi rinvii è atteso al Consiglio dei ministri fissato per domani, venerdì 28 febbraio, alle ore 11.30.
Stando alle anticipazioni, il decreto Bollette avrà a disposizione poco meno di tre miliardi di euro, e le misure si concentreranno sul breve periodo: saranno interventi che dureranno per appena tre mesi. Per definirle si è svolto questa sera un vertice a Palazzo Chigi. Erano presenti Meloni, Salvini e Tajani, il sottosegretario Mantovano, il ministro dell'Ambiente Pichetto, quello degli Affari europei Foti e il ministro dell'Economia Giorgetti, in collegamento dal G20 in Sudafrica.
La somma stanziata è in linea con quella che era già prevista pochi giorni fa. Il dl avrebbe dovuto essere varato già martedì, ma all'ultimo il governo aveva deciso di rinviarlo, suscitando anche le proteste delle opposizioni. La spiegazione più probabile era che ci fossero degli aggiustamenti tecnici da fare, ma la stessa presidente del Consiglio aveva rivendicato che si trattava di una sua scelta personale, perché aveva giudicato "non soddisfacente" la prima versione del decreto. Per il momento resta l'incertezza su alcune misure, ma un primo cambiamento sembra essere la durata, forse ridotta da sei mesi a tre.
Come cambia il bonus sociale luce e gas con il decreto Bollette
La misura più attesa dalle famiglie in difficoltà economica è l'allargamento del bonus sociale bollette. Oggi i bonus sociali vengono riconosciuti in automatico solamente a chi ha un Isee più basso di 9.530 euro. L'intento del governo sarebbe di alzare questa soglia, come fatto in passato anche dal governo Draghi. Il nuovo limite potrebbe essere spostato a 25mila euro.
Un'ipotesi circolata nelle ultime ore è che l'asticella venga alzata fino a 25mila euro, ma l'importo del bonus sia modulato in base all'Isee. Insomma, chi ha un Isee più alto potrebbe ricevere un importo più basso. Non è detto che il governo scelga questa strada.
In ogni caso, visto che come detto i soldi a disposizione sono gli stessi della prima versione del decreto (che per Meloni era "non soddisfacente"), l'allargamento del bonus durerà pochi mesi. La previsione di diversi quotidiani è che si parli di tre mesi, fino all'arrivo del caldo, e con la speranza che il prezzo del gas si abbassi con l'avvicinarsi della pace in Ucraina.
Quali altri aiuti arriveranno contro il caro energia
Questa misura quindi non cambierà rispetto alla versione precedente del decreto, o al massimo verrà leggermente potenziata. È probabile che invece le aziende invece dovranno accontentarsi di interventi più ridotti. Sia per quanto riguarda le piccole e medie imprese, sia soprattutto per le aziende energivore, più colpite dall'aumento dei prezzi.
Si era parlato di un aiuto per l'Ets, la tassa europea sulle emissioni, in modo da abbassare il prezzo finale dell'energia. Ma anche un intervento per compensare la differenza di prezzo del gas tra il mercato all'ingrosso italiano e quello di riferimento europeo. Tra le soluzioni ancora sul tavolo ci sarebbe una riduzione dell'Iva, oppure degli oneri di sistema.
Il governo non ha dato anticipazioni più specifiche: al termine del vertice a Palazzo Chigi si è limitato a far sapere che "continuerà a lavorare parallelamente per ulteriori iniziative di medio-lungo periodo che possano rafforzare ed efficientare il sistema nel suo complesso".