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Il ddl della Lega sulla leva obbligatoria arriva alla Camera, sei mesi di servizio per tutti i giovani

Depositato alla Camera il ddl della Lega che creerebbe una leva obbligatoria di sei mesi, di servizio militare o civile, per tutti i giovani tra i 18 e i 26 anni. Matteo Salvini aveva annunciato l’iniziativa, ma si erano detti contrari anche gli alleati del centrodestra, incluso il ministro della Difesa Crosetto.
A cura di Luca Pons
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A pochi giorni dall'annuncio del segretario Salvini, il testo di legge ufficiale è arrivato in Parlamento: la Lega propone di rilanciare la leva obbligatoria in Italia, con sei mesi di servizio civile o militare per tutti coloro che hanno tra i 18 e i 26 anni, uomini e donne. Il ddl a prima firma del deputato del Carroccio Eugenio Zoffili è stato depositato, e anche se non c'è ancora un testo completo da consultare il titolo è piuttosto esplicito: "Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina".

Zoffili, membro della commissione Difesa alla Camera, ha quindi messo la firma su un progetto che Matteo Salvini aveva rilanciato pochi giorni fa, all'Adunata nazionale degli alpini a Vicenza: un tema su cui il segretario del Carroccio si esprime da anni, e su cui è tornato più e più volte in passato. Parlandone davanti agli alpini, Salvini aveva annunciato: "La Lega ha quasi concluso la stesura di un progetto di legge per reintrodurre una leva universale, sei mesi obbligatori per ragazzi e ragazze, a servizio della comunità, su base regionale. È una grande forma di educazione civica, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi".

Una delle novità rispetto al passato, nella proposta leghista, sarebbe la vicinanza a casa: "Una volta uno di Udine andava a Bari, e quello di Bari lo mandavano a Udine, dovendo lasciare studi e lavoro. Non sarà più cosi, si farà vicino a casa".Il primo firmatario Zaffili ha spiegato ad Adnkronos che i sei mesi sarebbero "svolti "esclusivamente sul territorio nazionale e nella propria Regione di residenza o domicilio, con priorità alla propria provincia, salvo espressa richiesta del cittadino ad essere impiegato in altri ambiti territoriali nazionali e previa disponibilità e autorizzazione dell'autorità preposta".

Anche a chi dovesse scegliere il servizio militare sarebbe "assicurata la formazione militare in vista del loro impiego sul territorio nazionale". Invece con il servizio civile si svolgerebbero "funzioni di concorso alla tutela del patrimonio culturale, naturalistico e paesaggistico del Paese", collaborando con "Protezione Civile e con il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco".

Va detto, comunque, che il ddl non ha praticamente alcuna possibilità di passare: si è già espresso in modo contrario lo stesso ministro della Difesa Guido Crosetto, sottolineando che "le forze armate hanno bisogno di professionalità, non è un luogo dove insegnare o educare i giovani. Una leva universale non è in discussione. Altra cosa se si parla di servizio civile". Un destino simile a quello della proposta di legge sui riservisti, sempre della Lega, presentata a febbraio e poi rimasta lettera morta.

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