Il contiano Ricciardi contro Di Maio: “M5S non è putiniano, qualcuno pensa solo alla sua poltrona”
Non lo cita mai, ma il vicepresidente del M5s, Riccardo Ricciardi, intervenendo alla Camera dopo l'informativa del premier Draghi, se la prende più di una volta con l'oramai ex grillino Di Maio. Il ministro degli Esteri ha infatti fondato il gruppo parlamentare "Insieme per il futuro", portando a termine, dopo mesi di discussioni e ipotesi, la fatidica scissione con il Movimento 5 stelle.
"In questi mesi – dice Ricciardi- qualsiasi cosa abbiamo detto è sembrato che fossimo putiniani, ma non lo siamo e abbiamo sempre detto sì al Patto atlantico, vorrei capire dove sta la nostra propaganda pro-Putin. Chi parla di stabilità usa la parola pensando alla stabilità della sua posizione. E non accettiamo che ci venga detto che facciamo calcoli elettorali: non sta né in cielo né in terra, se avessimo fatto calcoli avremmo fatto scelte diverse un anno fa" quando il M5s entrò nel governo Draghi. Secondo il vicepresidente del Movimento 5 stelle, quindi, le posizioni critiche di Conte e della dirigenza sarebbero semplicemente "dialettica politica e si chiama dare contributo per migliorare l'azione del governo: chi pensa che fare politica sia solo strumentalizzare non ha capito che il Movimento in questi anni ha fatto scelte impopolari, ma necessarie, perché convinti di mettere al centro il bene degli italiani".
Quindi ribadisce che quando i grillini chiedono maggiore centralità del Parlamento non lo dicono in contrapposizione con il governo. Il Movimento continuerà a sostenere Draghi, ma il vicepresidente sottolinea che "se i cittadini il sostegno non lo danno più è un problema per tutti: se c'è gente fuori che protesta su crisi migratoria, bollette e prezzi, bisogna farne i conti. Dobbiamo far capire che il sostegno all'Ucraina è fondamentale, serve legittimazione popolare".
Infine Ricciardi ricorda come il M5S ha dato adesione all'azione del governo contro l'aggressione russa appoggiando sanzioni, aiuti, accoglienza dei profughi e politica energetica, ma invita Draghi ha dare un indirizzo diverso in Europa sul funzionamento dei mercati delle materie prime e dei beni energetici. "C'è una speculazione sul gas – dice- grazie a cui Putin incasserà più di 100 miliardi rispetto al 2021. Ma c'è anche sulla siccità. Per questo invitiamo il premier a usare tutta la sua esperienza per rimettere al centro un sano mercato, che aiuti i piccoli imprenditori e i lavoratori, mentre c'è chi fa miliardi sulla loro pelle".