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Il Consiglio Ue su vaccini e pandemia: ancora nessuna menzione alla sospensione dei brevetti

“Il vostro rifiuto di eliminare i brevetti, di condividere le tecnologie del vaccino, crea un sistema di apartheid vaccinale e prolunga la pandemia. Smettete di difendere i profitti di Big Pharma”, ha commentato l’eurodeputato Marc Botenga dopo che il Consiglio europeo ha condiviso le sue conclusioni su vaccini e pandemia.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Consiglio europeo, riunitosi oggi a Bruxelles, ha preso atto del "peggioramento della situazione epidemiologica nell'Unione europea e l'impatto all'emergenza della variante Omicron". Come si legge nelle conclusioni del vertice, i capi di Stato e di governo hanno sottolineato "l'importanza dei vaccini nella lotta alla pandemia". Tuttavia nessuna menzione alla sospensione dei brevetti per rafforzare la campagna vaccinale a livello globale. Il tutto, nonostante il voto del Parlamento europeo che si è espresso a favore.

"Il vostro rifiuto di eliminare i brevetti, di condividere le tecnologie del vaccino, crea un sistema di apartheid vaccinale e prolunga la pandemia. Smettete di difendere i profitti di Big Pharma", ha commentato l'eurodeputato di The Left, Marc Botenga.

Nelle sue conclusioni il Consiglio europeo, pur ammettendo e ribadendo che "la pandemia verrà superata solamente attraverso la cooperazione globale", non fa alcuna menzione di un meccanismo di solidarietà, come sarebbe appunto la condivisione dei brevetti, che il Parlamento ha invece proposto di utilizzare per immunizzare il più velocemente possibile la popolazione mondiale. Contando che in alcuni dei Paesi più poveri la percentuale di popolazione vaccinata non arriva al 3%.

"L'Unione europea si impegna a fare la sua parte nel raggiungere la vaccinazione globale. L'Ue è il più grande donatore ed esportatore al mondo. Continueremo a esportare e condividere le dosi di vaccino e altri materiali e aumenteremo il nostro supporto ai Paesi che ne hanno più bisogno, in particolare in Africa, sia continuando a sostenere l'iniziativa Covax, sia tramite accordi bilaterali", si legge ancora tra le conclusioni.

Covax, però, è ancora lontana dagli obiettivi originari ed è chiaro ormai che questi non verranno raggiunti tanto rapidamente. Di fatto, di altre soluzioni non si è voluto discutere nemmeno stavolta.

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