Il Consiglio europeo ha trovato l’accordo sul gas: le nove misure per fermare la crisi
È stata una trattativa estenuante, durata oltre dieci ore. Ma alla fine, da Bruxelles, si va via con un accordo sul gas e sull'energia. "Prevalgono unità e solidarietà – twitta dopo le due di notte il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dando la notizia – Si è deciso di lavorare su misure per contenere i prezzi dell'energia per famiglie e imprese". Nonostante le tensioni altissime di giornata, quindi, alla fine si è arrivati a una conclusione abbastanza delineata, con mandato pieno alla Commissione europea e ai ministri dell'Energia, che nelle prossime settimane dovranno stringere per capire come mettere in piedi tecnicamente alcune misure.
"Il Consiglio europeo richiama il Consiglio e la Commissione a sottomettere con urgenza decisione concrete" sull'energia, si legge nelle conclusioni del vertice Ue. Si parla di "mobilitazione di strumenti rilevanti a livello Ue e nazionale". E queste decisioni riguardano anche e soprattutto il famoso tetto al prezzo del gas: il price cap al Tft di Amsterdam deve essere temporaneo, di ultima istanza e non deve mettere a rischio le forniture. Ma Commissione e ministri hanno anche il mandato per verificare se possibile inserire un tetto al prezzo del gas utilizzato per produrre energia elettrica, estendendo – di fatto – il modello spagnolo. "È andata bene", ha commentato il presidente del Consiglio Draghi – secondo quanto appreso dall'Ansa – alla fine del vertice. Diverse proposte italiane sono state accettate.
Nell'accordo, però, si parla di nove misure da attuare il prima possibile e sulle quali Commissione Ue e ministri devono presentare le famose proposte concrete:
- acquisto congiunto e volontario di gas, sfruttando il peso collettivo del mercato dell'Unione;
- un nuovo parametro di riferimento per il prezzo che non sia il Tft;
- un corridoio di prezzo dinamico temporaneo sulle transazioni di gas naturale (il tetto);
- un quadro temporaneo dell'Ue per fissare un tetto al prezzo del gas nella generazione di elettricità;
- miglioramenti al funzionamento dei mercati dell'energia;
- semplificazione delle procedure per autorizzare le rinnovabili;
- misure di solidarietà energetica in caso di interruzioni della fornitura di gas a livello nazionale, regionale o dell'Unione, in assenza di accordi di solidarietà bilaterali;
- sforzi maggiori per il risparmio energetico;
- mobilitazione degli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell'Ue;
Su questi punti dovranno lavorare prima possibile le istituzioni europee. L'accordo, infatti, è solo il primo passo.