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Il Consiglio europeo avvia i negoziati di adesione all’Ue con Ucraina e Moldavia: “Momento storico”

È un momento storico, ha commentato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, dando la notizia dell’avvio dei negoziati per l’adesione all’Ue di Ucraina e Moldavia.
A cura di Annalisa Girardi
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Il via libera ora è ufficiale: il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione all'Ue con l'Ucraina e la Moldavia, concedendo allo stesso tempo lo status di Paese candidato alla Georgia. Lo ha comunicato il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, attraverso i suoi canali social, specificando che Bruxelles avvierà i negoziati anche con la Bosnia-Erzegovina una volta che il Paese raggiungerà il necessario grado di conformità ai criteri di adesione. "È un chiaro segnale di speranza per questi popoli e per il nostro continente", ha aggiunto Michel.

Per poi commentare, in conferenza stampa: "Vogliamo sostenere l'Ucraina, è una decisione molto potente. Penso al popolo ucraino. Siamo al loro fianco. E questa decisione fatta dagli Stati membri è estremamente importante per la credibilità dell'Ue".

E ancora: "È un momento storico. Questa sera il popolo ucraino sa che siamo dalla loro parte".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, da parte sua, ha scritto su X: "Questa è una vittoria per l'Ucraina. Una vittoria per tutta l'Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza". Anche la presidente moldava, Maia Sandu, ha scelto X per commentare la decisione del Consiglio Ue: "Oggi la Moldavia volta una nuova pagina con il via libera dell'Ue ai negoziati di adesione. Oggi sentiamo il caldo abbraccio dell'Europa. Grazie per il vostro sostegno e la fiducia nel nostro viaggio. Siamo impegnati nel duro lavoro necessario per diventare un membro dell'Ue. La Moldavia è pronta a raccogliere la sfida".

Non sono però mancate le polemiche. "L'adesione dell'Ucraina all'Ue è una pessima decisione. L'Ungheria non vuole partecipare a questa cattiva decisione", ha scritto sempre su X il primo ministro ungherese Viktor Orban, che non sarebbe stato presente nella sala con gli altri leader Ue nel momento della decisione. Con la sua assenza, è stato possibile votare all'unanimità: secondo alcune fonti Orban si sarebbe assentato "in modo pre-concordato e costruttivo".

Proprio Orban aveva incontrato questa mattina Giorgia Meloni. Che invece ha espresso "grande soddisfazione per i concreti passi avanti nel processo di allargamento raggiunti al Consiglio europeo per Ucraina, Moldova, Georgia e Bosnia Erzegovina". Palazzo Chigi in una nota ha sottolineato: "Si tratta di un risultato di rilevante valore per l’Unione Europea e per l’Italia, giunto in esito a un negoziato complesso in cui la nostra Nazione ha giocato un ruolo di primo piano nel sostenere attivamente sia Paesi del Trio orientale sia la Bosnia Erzegovia e i Paesi dei Balcani occidentali".

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