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Omicidio Giulia Cecchettin

Il consigliere veneto Valdegamberi: “Non mi dimetto, chi mi ha votato la pensa come me”

“Per cosa dovrei dimettermi? Quelli che mi hanno votato la pensano come me”: è questa la risposta del consigliere veneto Stefano Valdegamberi alla richiesta di dimissioni, presentate dopo l’attacco sui social alla sorella di Giulia Cecchettin, da parte del centrosinistra. Che ha espresso anche solidarietà alla ragazza.
A cura di Annalisa Girardi
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"Dimettermi? No. Quelli che mi hanno votato la pensano come me". È questa la risposta del consigliere regionale del Veneto Stefano Valdegamberi alle polemiche scoppiate intorno al suo post sui social contro la sorella di Giulia Cecchettin. Dal centrosinistra sono arrivate lerichieste di dimissioni e tanta solidarietà alla ragazza, che aveva denunciato come l'assassinio della sorella non fosse un mostro, ma un "figlio sano del patriarcato e della cultura dello stupro". Anche il governatore Luca Zaia si è dissociato dalle parole di Valdegamberi, che però non ritratta: "Ho ricevuto messaggi di morte da quelli che dicono di rispettare uomini e donne. Elena parla di uomo patriarcale e poi sui social ha richiami a simboli satanisti. Fa la morale e poi segue certe teorie sataniste", ha detto il consigliere regionale ospite della trasmissione La Zanzara su Radio 24.

E ancora: "Il discorso di Elena è ideologico, ho il diritto di dire che non sono d'accordo. Lei critica la mentalità patriarcale poi esalta Lucifero. Sono mitragliato, non riesco neanche a telefonare. Ricevo minacce, anche di morte. Le ricevo poi dai primi pacifisti che dicono di rispettare gli uomini e le donne, ma sono i primi a dirti ti aspettiamo sotto, veniamo a trovarti. Per cosa dovrei dimettermi? Quelli che mi hanno votato la pensano come me. Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, mentre da quelli che professano la libertà di pensiero ho ricevuto messaggi di morte. Quelli sono da perseguire".

A commentare le parole del consigliere è stata anche l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini: "L'attacco becero del consigliere Valdegamberi contro Elena Cecchettin, sorella di Giulia, è la dimostrazione di cosa sia il patriarcato: l'attacco violento contro una donna che dice come la pensa e lo fa essendo parte in causa", ha detto la deputata Pd. Per poi aggiungere: "Elena ha detto cose condivisibilissime, ma sono esattamente quelle che certa destra non vuole sentirsi dire. Per questo, ora è sotto attacco da parte di un manipolo di haters a cui le improvvide dichiarazioni del consigliere hanno dato legittimazione. La mia solidarietà a Elena Cecchettin che, nel pieno di una vicenda dolorosissima, deve pure vedersi attaccare per come si veste o per le foto che pubblica sui social".

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