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Il “cerchio magico” di Silvio prepara la riscossa. E Fitto azzanna Toti e Furlan

La resa dei conti in Forza Italia è aperta: Raffaele Fitto chiederà un ruolo di primo piano a Berlusconi. Ma i fedelissimi del premier pensano già alle politiche e alla leadership di Marina.
A cura di Carlo Tarallo
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E adesso che si fa? Il cerchio magico berlusconiano va a dormire con un gran cerchio alla testa, ma il risveglio ad Arcore è all’insegna del “vediamo il bicchiere mezzo pieno”. Il risultato di Forza Italia (16,8%) durante la notte si è assestato su una dimensione meno da “crollo” e più da “flop”. La somma dei partiti di centrodestra (Lega compresa) supera il 30%. E soprattutto, Silvio Berlusconi resta saldamente in sella alla coalizione: i risultati degli “alleatini”, a partire da quello di Angelino Alfano,  sono più che deludenti. In chiave interna, la frenata di Beppe Grillo spazza via ogni incubo di un centrodestra “terza forza”. Si accelera sulla discesa in campo di Marina, e ci si prepara alle prossime politiche. Che saranno con ogni probabilità nel 2018.

Fitto chiede il conto a Silvio – La sfida ora è tutta in chiave interna al partito. Raffaele Fitto, con le sue 283mila preferenze, ha sbancato al sud.  E’ il candidato più votato d’Italia: lui, l’esponente di punta della “struttura”, ora chiederà il conto a Silvio Berlusconi. E rivendicherà un ruolo di primo piano nel partito. “Dobbiamo ripartire – dichiara – mettendo da parte divisioni e scontri e cercando di capire come individuare regole e un modello di partito che possa essere incisivo e che dal punto di vista programmatico possa tornare a parlare agli italiani nel modo migliore possibile". "Penso che di questo dobbiamo occuparci rapidamente – ha aggiunto – cercando di riunire tutta la galassia dell'elettorato alternativo alla sinistra sulla base di un progetto politico e sulla base di un meccanismo che possa fare sintesi nel modo più adeguato possibile".

Nel mirino di Raffaele, Giovanni Toti e Simone Furlan – Ma insieme alle dichiarazioni ufficiali, bisogna tenere conto di ciò che i suoi fedelissimi ripetono ormai da ore a chi telefona per congratularsi. “Adesso Berlusconi deve farci capire se vuole che il partito scompaia o no”. Nel mirino dei fittiani ci sono due neofedelissimi del leader: Giovanni Toti (primo eletto nel Nord-Ovest con 148mila voti) e Simone Furlan, il “condottiero” dell’esercito di Silvio, candidato nel Nord-Est, che non va oltre le 16mila preferenze e un quinto posto che sa di sconfitta.

“Quello di Furlan – commenta un fittiano a fanpage.it – è un grande fiasco. Ci avevano raccontato di tutto sulle sue presunte potenzialità. E Giovanni Toti non è un leader. Berlusconi deve accettare il confronto sulla forma partito e sugli organigrammi”. E a chi fa notare che Fitto ha raccolto la stragrande maggioranza delle sue preferenze in Puglia, dal suo entourage trapela soddisfazione anche per il dato della Campania: “Siamo andati benissimo anche in Campania per un motivo: quello su Raffaele lì era un voto tutto politico. Era il voto di chi pensa che anche a livello locale le cose debbano cambiare. Ed è andata bene”.

Il “cerchio magico” rilancia: “Alle politiche stravinciamo”. Campania record, Pascale sorride – Ma a proposito di Campania. La regione di Francesca Pascale e Mariarosaria Rossi, due che di “cerchio magico” se ne intendono, è quella nella quale Forza Italia ottiene il miglior risultato in tutta Italia. Il 23,9% significa anche la medaglia d’argento, Beppe Grillo qui è un punto dietro. Non solo: tutti (avversari interni compresi) riconoscono a Francesca di aver azzeccato in pieno la risposta a Beppe Grillo, costringendolo a una clamorosa retromarcia sulla famigerata “vivisezione” di Dudù auspicata dal leader del M5S.

E chi ha avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con qualche esponente del “cerchio”, è in grado di sintetizzare a fanpage.it le impressioni dei fedelissimi di Silvio Berlusconi: “Siamo il terzo partito – commentano al quartier generale di Forza Italia – e in coalizione con Ncd, Lega e An siamo di gran lunga il secondo polo in Italia, altro che Beppe Grillo al ballottaggio. Un risultato ottenuto al termine di una campagna elettorale folle, da condannati. Rientro a casa alle 23, niente comizi, senza poter girare nelle piazze, senza poter parlare di giustizia, senza poter fare opposizione al giovanotto Renzi”. E sulle polemiche interne? “Tutti i candidati del presidente – aggiunge la fonte – sono stati eletti. E la Campania, dove c’erano state tante polemiche per la scelta del coordinatore regionale Mimmo De Siano, è la regione più azzurra. Morale? Alle prossime politiche stravinciamo”.  Con Marina Berlusconi in campo, ovviamente…

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