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Il centrodestra vuole rinviare la patente a punti per la sicurezza sul lavoro al 2025

La patente a punti per la sicurezza sul lavoro dovrebbe avere il via il 1° ottobre 2024, tra poche settimane. Ma le aziende hanno chiesto un periodo “di transizione”, e dai tre partiti del centrodestra sono arrivati emendamenti che chiedono di rinviare il tutto al 2025. Il ministero del Lavoro, però, ha garantito che non ci saranno slittamenti.
A cura di Luca Pons
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Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega vorrebbero che la patente a punti per la sicurezza sul lavoro non avesse il via fino all'inizio del prossimo anno. Almeno, questo è quello che chiedono tre emendamenti presentati al decreto Omnibus, attualmente al Senato. Uno per ogni partito. Tra i motivi c'è il fatto che il decreto con i dettagli sul funzionamento della patente è atteso da luglio, ma non è ancora arrivato, e alle aziende servirà del tempo per adeguarsi. Ma il ministero del Lavoro ha preso posizione, dicendo che non ci saranno rinvii: la data ufficiale resta il 1° ottobre 2024.

La patente a punti (o meglio, a crediti) è uno strumento annunciato dal governo Meloni mesi fa, che nel corso dell'estate è stato messo a punto. Si tratta di un sistema che dovrebbe assegnare a tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri – temporanei o mobili – una patente con un certo numero di punti. Nei casi più estremi, come la morte di un lavoratore su cui il datore di lavoro ha almeno una "colpa grave", scatterà la sospensione della patente e quindi dell'azienda.

Il meccanismo prevede di partire con 30 punti (o crediti), ma il livello iniziale potrà essere più alto per chi ha una lunga esperienza nel settore, o per chi rispetta già particolari criteri in materia di sicurezza. Nel complesso, il massimo possibile sarà di 100 punti. La norma prevede che abbia accesso ai cantieri solo chi ne ha almeno 15. Un infortunio mortale porterà a perdere 20 punti, per esempio, mentre per altre violazioni minori ci saranno sanzioni più basse.

Il punto però è quando inizierà a essere in vigore il sistema della patente a punti. La data prevista è il 1° ottobre 2024. Ma in Senato sono arrivati tre emendamenti: uno a prima firma d Etelwardo Sigismondi (FdI), uno di Giorgio Maria Bergesio (Lega) e uno di Dario Damiani (Forza Italia). Il testo è esattamente identico per tutti e tre, e chiede di spostare la partenza dal 1° ottobre 2024 al 1° gennaio 2025.

In questi giorni numerose associazioni hanno chiesto un periodo di transizione che permetta alle aziende di adeguarsi prima dell'entrata in vigore della patente. Lo ha fatto, ad esempio, Confimi Industria: il vicepresidente Renato Della Bella, ha chiesto un periodo aggiuntivo. Il motivo è che dal 23 luglio, quando il governo ha annunciato il decreto attuativo che regolerà la patente nel dettaglio, questo non è ancora stato pubblicato: "Abbiamo sempre manifestato perplessità riguardo al funzionamento della patente a crediti. Tuttavia, chiediamo almeno che alle imprese sia concesso il tempo tecnico per farne richiesta producendo la documentazione necessaria, per comprendere e applicare le nuove regole. Non parliamo di uno slittamento, ma di almeno un mese di tempo per consentire alle imprese di adeguarsi".

Da parte sua, il ministero del Lavoro ha confermato a LaPresse che non ci saranno rinvii né slittamenti, e che il regolamento sarà pubblicato nei tempi previsti. I tempi tecnici per mettere il sistema a regime, hanno affermato fonti ministeriali, non incideranno sull'effettiva entrata in vigore della misura.

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