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Elezioni europee 2024

Il centrodestra sta già litigando in vista delle prossime elezioni europee

Mancano undici mesi alle prossime elezioni europee, ma il centrodestra sta già litigando su come presentarsi all’appuntamento e su quali patti stringere in Ue: Fratelli d’Italia e Forza Italia si compattano su un asse popolari-conservatori, mentre la Lega resta fuori e attacca gli alleati.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Si vota all'inizio di giugno 2024, ma in casa centrodestra tiene già banco il tema delle elezioni europee. Il posizionamento dei tre partiti italiani è profondamente diverso e comincia a causare degli scricchiolii interni già a undici mesi dal voto. Il problema, tra l'altro, non sarà neanche il voto in sé – visto che c'è il sistema proporzionale puro e non sono necessarie le alleanze – ma l'orizzonte: tutti vogliono evitare un nuovo accordo con i socialisti e la maggioranza Ursula, ma la ricetta è differente a seconda di chi parli, per via di veti incrociati e l'impossibilità di digerire alcuni partiti che fanno parte dei gruppi a Bruxelles.

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La settimana si è aperta con uno scontro a distanza tra i due vicepresidenti del Consiglio: Matteo Salvini e Antonio Tajani. Oggi il ministro degli Esteri è tornato sull'argomento: "Esiste una sola maggioranza in Europa per sconfiggere la sinistra ed è quella grazie alla quale fui eletto presidente del Parlamento europeo nel 2017 – ha spiegato Tajani al Corriere della Sera – che nasce dall'alleanza tra popolari, liberali e conservatori europei". Il cantiere nel frattempo "è aperto" e "bisogna lavorare", "senza veti". Ma "chiunque conosca le dinamiche europee sa che il Ppe non si alleerebbe mai con Alternative für Deutschland e con Marine Le Pen, sono partiti anti-europei che hanno nei loro programmi posizioni incompatibili con le nostre".

Gli alleati di Salvini in Europa non piacciono neanche al ministro della Difesa co-fondatore di Fratelli d'Italia, Guido Crosetto: "Il nostro progetto parte per mettere insieme popolari e conservatori – ha detto a Repubblica – Se poi non sarà possibile, se mancheranno i numeri, allora partendo da questa base ragioneremo di un allargamento". Su Afd e il Rassemblement National è stato chiaro: "Apparteniamo a un altro gruppo e siamo diversi, come è noto. Su temi importanti come la guerra in Ucraina serve unità e chiarezza". Stesso partito, ma posizione diversa per il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti: "Dico mai dire mai, prima di decidere alleanze, vittorie e sconfitte, bisogna far votare gli elettori".

L'asse tra popolari e conservatori sembra sempre più cosa fatta, ma l'estrema destra tedesca e Marine Le Pen sembrano veramente indigeribili per i popolari. Certo, l'ultima legislatura ha visto il Ppe costretto all'accordo con i socialisti – in pratica, in Europa, Forza Italia governa insieme al Pd – ma sarebbe difficile pensare di poter far coesistere anime così diverse. I popolari spingono per un accordo con liberali e conservatori e Giorgia Meloni, da leader europea di questi ultimi, tesse la rete e spera di capitalizzare il vento di consenso che soffia in Italia come in Europa. Salvini, dal canto suo, può solo minacciare: "Il centrodestra al governo della Ue senza escludere nessuno – ha detto ieri il leader della Lega – Altrimenti ci sarà l'ennesima maggioranza con la sinistra, con i socialisti, con Macron".

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