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Elezioni politiche 2022

Il centrodestra potrebbe presentare la lista dei ministri di un futuro governo prima delle elezioni

Salvini propone di presentare una lista di ministri prima del voto del 25 settembre, Tajani si dice d’accordo e rilancia: “Berlusconi sta già pensando ai nomi”. Gelo da Meloni.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il centrodestra potrebbe presentare una squadra di ministri prima delle elezioni. Potrebbe, sì. Perché sulla questione non sono affatto d'accordo, anzi. Negli ultimi giorni Matteo Salvini e Antonio Tajani hanno rilanciato entrambi l'idea: parliamo agli italiani – dai palchi della campagna elettorale – promettendo che nei ministeri chiave i nomi siano chiari fin da subito, fin da prima della formazione del governo e del risultato delle elezioni del 25 settembre. Fratelli d'Italia, però, ha raffreddato subito gli animi, perché di ministri e di governi si parla a risultato acquisito. E soprattutto se ne parla – nel caso – con il Presidente della Repubblica.

Nelle ore – caldissime – in cui il centrodestra sta stendendo punto per punto il suo programma condiviso, cercando di sciogliere i nodi più complessi, si parla anche di ministri: "Quello che farà Matteo Salvini lo decideranno gli italiani il 25 settembre – ha detto il leader della Lega questa mattina a Radio Capital – Sul rendere noto prima del voto chi farà il ministro dell'Economia, degli Esteri o della Giustizia mi sembra un'operazione di serietà e trasparenza nei confronti di chi il 25 settembre andrà a votare. Sono convinto che anche gli amici Giorgia e Silvio condivideranno questa necessità". Ma dalle parti di Fratelli d'Italia, dicevamo, non sembrano condividere più di tanto.

"Berlusconi sta riflettendo su possibili nomi di ministri, politici e non politici, e se tutti i leader saranno d'accordo si possono pure presentare dei nomi – ha rilanciato il coordinatore di Forza Italia – Si vedrà, ma per correttezza non è giusto ora fare nomi che poi magari non trovano accordi". Tajani stesso viene coinvolto nel totoministri: "Io agli Esteri? Lavoro per raccogliere voti, metto a disposizione la mia esperienza, sono un militante – ha detto – per me quello che conta è la coerenza, non partecipo alla battaglia politica per conquistare pennacchi o gradi. Farò quello che serve ma posso anche non fare nulla".

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