Il censimento delle auto blu: in Italia ce ne sono 33mila
In Italia le cosiddette ‘auto blu’ sono più di 33mila. I dati vengono forniti dal ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, rispondendo a un’interrogazione presentata alla Camera sul tema. In particolare il ministro si sofferma sull’aumento delle amministrazioni che hanno comunicato il numero di auto blu a loro disposizione, con un conseguente (e inevitabile) aumento delle vetture censite. “A fronte dell’aumento del numero degli enti rispondenti – spiega Dadone – anche il numero delle auto rilevate risulta essere aumentato del 14,8% rispetto a quelle censite nel 2017. Si rilevano, infatti, 33.527 auto blu rispetto alle 29.195 del 2017. Tale aumento, comunque, può considerarsi notevolmente contenuto se rapportato all’incremento del 21,4% delle amministrazioni rispondenti”.
La percentuale di auto blu disponibili da ogni amministrazione è quindi “migliorata”, spiega ancora il ministro: si passa dal 4,24% del 2017 al 4,01% dei dati del 2018. L’interrogazione è stata presentata dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Vittoria Baldino, che chiedeva se ci fossero dati aggiornati sulle auto blu, considerando che nel precedente rapporto del 2017 risultava aver risposto solo il 67,7% degli enti coinvolti. La richiesta di Baldino era quella di avere un numero aggiornato (rispetto alle 29.195 vetture del 2017) delle auto blu e sapere in che modo il ministero voglia agire per obbligare tutti gli enti a comunicare questi dati.
Dadone spiega che i nuovi dati emergono dal rapporto del Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Formez Pa e il censimento è relativo al 2019, ma comprende anche i dati del 2018. Il ministro sottolinea che è aumentato “significativamente” il numero di amministrazioni che ha comunicato il numero di autovetture a disposizione: sono 8.366 contro le 6.884 dell’anno precedente, su un totale di 10.164 enti. Ha risposto, quindi, l’82,3% delle amministrazioni.
Le auto blu utilizzate dalle amministrazioni pubbliche
Nella sua risposta il ministro spiega come con il termine auto blu si faccia “esclusivamente riferimento alle autovetture di servizio per il trasporto di persone con autista, ad uso esclusivo o non esclusivo”. “Il 90% delle autovetture censite (30.161) risulta essere in uso a più servizi e uffici senza autista, mentre solo il 10% (3.366) risulta essere ad uso esclusivo e non esclusivo con autista. Il dato disaggregato mostra 1.223 autovetture ad uso esclusivo con autista e 2.143 autovetture ad uso non esclusivo con autista”, sottolinea ancora Dadone. Secondo il ministro “l’impiego a livello nazionale di tale tipologia di auto blu non risulta particolarmente rilevante e si attesta con quello rilevato in altre nazioni”.
Le sanzioni per Pa che non comunicano dati su auto blu
L’altra questione posta dall’interrogante riguarda le forme di dissuasione da mettere in campo per convincere le amministrazioni a fornire i dati. Il ministro replica spiegando che si applicano già delle sanzioni per chi non comunica queste informazioni all’amministrazione centrale: in particolare è previsto un taglio alle voci di spesa riguardanti l’acquisto, la manutenzione e il noleggio dei veicoli e l’acquisto di buoni taxi. Inoltre è allo studio un progetto da portare avanti in collaborazione con la Motorizzazione civile per creare un database da cui “estrarre l’elenco delle autovetture a disposizione delle amministrazioni”. Quindi verrebbe già predisposto un elenco e le amministrazioni dovrebbero solo confermare se quei veicoli sono effettivamente a disposizione del singolo ente e quale sia la loro destinazione d’utilizzo.