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Il candidato Sindaco che invita gli elettori a non votarlo al ballottaggio

Accade a Trapani, dove un candidato ha deciso di ritirarsi dal turno di ballottaggio a causa di problemi con la giustizia.
A cura di Redazione
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Girolamo “Mimmo” Fazio, candidato alle Comunali di Trapani (sostenuto da Lista per Fazio, Uniti per il futuro, Progetto per Trapani, Trapani tua, Io ci sono), ha annunciato nel corso di una conferenza stampa di volersi “ritirare” dal turno di ballottaggio in programma il prossimo 25 giugno. Fazio, che è anche consigliere regionale in Sicilia, era risultato il primo fra i candidati più votati, davanti all’esponente del Partito Democratico Pietro Savona.

Nel corso della sua conferenza stampa ha dichiarato di essere intenzionato ad abbandonare la competizione elettorale e “ogni impegno e carica politica”, chiedendo agli elettori di non votarlo. Stando a quanto emerso, la decisione di non ritirarsi ufficialmente dal ballottaggio sarebbe stata presa per non “rimettere in gioco il senatore di Forza Italia Antonio D'Alì”, giunto terzo al primo turno delle Comunali. Infatti, come ricostruito dall'Ansa, "il caso è disciplinato dall'art.9 della legge del '92, in caso di dimissioni di uno dei due candidati al ballottaggio subentra il terzo".

La ragione di una simile decisione è da ricercarsi nelle ultime vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto. Il deputato regionale è infatti indagato per corruzione e traffico di influenze e per lui erano scattati gli arresti domiciliari. In un secondo momento il Gip lo aveva rimesso in libertà, revocandolo i domiciliari: Fazio si era candidato ed aveva ottenuto il 31,8% dei consensi, finendo con l’essere il candidato più votato. La procura di Trapani, però, aveva depositato ieri il ricorso al Tribunale del Riesame per opporsi alla decisione del Gip e ripristinare la misura cautelare.

Fazio ha chiosato: “Sono stati i giorni più difficili della mia via vita, ma ho deciso di andare avanti sopportando la gogna mediatica per rispetto delle mie liste e dei miei sostenitori, ma sono umanamente devastato perché sono stato trattato come un mostro”. L’inchiesta, ironia della sorte, si chiama “Mare Monstrum”.

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