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Il candidato che mette un culo sul manifesto elettorale

Un sedere senza veli a sostegno della candidatura a consigliere comunale di Bologna in quota Lega Nord, Mario Turrini. Pubblicata sul profilo Facebook del candidato, la trovata ha scatenato accese polemiche. La campagna è stata definita sessista e misogina e alcuni utenti hanno chiesto il ritiro di Turrini dalla competizione elettorale.
A cura di C. M.
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turrini bologna

“Elezioni amministrative del 5 giugno, scrivi Turrini”, si legge nel claim del manifesto elettorale. Cosa c'è di strano in questo? Nulla, se il messaggio non fosse accompagnato dalla foto di un sedere senza veli. Un'idea partorita dalla fervida creatività del candidato al Consiglio comunale di Bologna, Mario Turrini, in corsa con la lista civica Uniti per Lucia Borgonzoni, candidato sindaco in quota Lega Nord. Il "santino" elettorale è stato pubblicato sul profilo Facebook di Turrini che spiega, già nel manifesto, che "la foto è servita per attirare la tua attenzione, altrimenti non l’avresti mai letto”.

A Bologna, ma non solo, è scoppiata la polemica. La trovata è stata definita sessista e misogina, con tanto di candidati ed elettori che chiedono il ritiro di Turrini. “Sono molto indecisa su chi votare, ma so certamente per chi non votare e mi auguro che questa persona, a fronte di questo cartello elettorale offensivo, anacronistico e contro all’etica che ha fatto propria anche il comune di Bologna, decida spontaneamente di ritirarsi”, ha commentato la scrittrice bolognese Francesca Sanzo.

“Turrini dovrebbe sapere che il Comune di Bologna ha firmato la Carta Europea per la parità fra donne e uomini nella vita locale. Il suo è un post sessista, che non offende solo le donne ma tutta la comunità che è chiamata al voto, e che stride con l’impegno istituzionale a farsi rappresentanti di tutti, e a non veicolare messaggi di odio verso i singoli gruppi sociali", ha invece sostenuto Barbara Spinelli, avvocato impegnato nell’assistenza alle donne vittime di violenza e candidata al Consiglio comunale di Bologna.

Ci sono stati anche molti commenti di apprezzamento, giunti soprattutto da uomini e dai colleghi di lista di Turrini che, minimamente toccato dalla bagarre scatenatasi sui social network, ha rincarato la dose, scrivendo: "Se vinco, faccio la foto girata".

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