Il calendario dell’Esercito celebra l’Italia “prima e dopo l’8 settembre”: Avs presenta interrogazione parlamentare
È polemica sul calendario 2024 dell'Esercito, che in copertina – appena sotto due medaglie dorate – recita: "Per l'Italia sempre …prima e dopo l'8 settembre 1943". Un omaggio all'Italia democratica, quindi, ma anche a tutto ciò che è avvenuto prima. E prima dell'8 settembre, cioè dell'armistizio, l'Italia ha vissuto una delle sue pagine di storia più buie: quella fascista. Nella pagina dell'Esercito dove è possibile acquistare il calendario, si legge:
Il CalendEsercito 2024 vuole ricordare, a 80 anni di distanza, i fatti d’arme riferiti a uno dei periodi storici più drammatici del nostro Paese: quello della partecipazione alla II Guerra Mondiale. Attraverso la rievocazione di quei tragici eventi, si è voluto rendere omaggio agli uomini che a quei fatti parteciparono con l’assoluta consapevolezza di servire la Patria, sia prima sia dopo l’8 settembre 1943, onorando il Giuramento prestato.
Il calendario è stato promosso da Isabella Rauti, sottosegretaria alla Difesa, nonché esponente di Fratelli d'Italia e figlia di Pino Rauti. Durante un evento svoltosi lo scorso 10 ottobre per presentare il nuovo calendario, Rauti è intervenuta affermando che "rievocare e raccontare gli episodi che hanno segnato la storia della nostra Repubblica vuol dire onorare chi ha combattuto per la Patria".
Marco Grimaldi, deputato dell'Alleanza Verdi e Sinistra, ha sottolineato: "A chi è attento al significato delle parole e ai fatti della storia non può non balzare agli occhi. Prima e dopo. Contro il fascismo, ma anche per il fascismo". Per Grimaldi sono chiarissimi i "venti di revisionismo soffiano attorno alle più alte cariche dello Stato e si riverberano a ogni livello" e ha annunciato un'interrogazione parlamentare a riguardo.
Nella bozza dell'interrogazione, visionata da Fanpage.it, si legge:
Il calendario ricorda uno dei periodi storici più drammatici del nostro Paese e rende omaggio agli uomini che vi parteciparono con "l'assoluta consapevolezza di servire la Patria, sia prima sia dopo l’8 settembre 1943", "gli stessi uomini, gli stessi Eroi. Per l’Italia sempre!"; è vero che scorrendo i nomi degli Ufficiali, Sottufficiali e Soldati insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare riportati nel calendario, si tratta nella maggior parte dei casi di figure che si sono distinte nella lotta di Liberazione e in gran parte aderenti alla Resistenza ma compare anche il nome di Giuseppe Izzo, che nel settembre 1938 partì volontario per la guerra di Spagna a fianco dei franchisti.
Secondo Grimaldi il titolo del calendario non è che un tentativo di riabilitare il Ventennio, dimenticando le atrocità commesse dal nostro Paese sotto la dittatura fascista. Un proposito che il deputato definisce "inaccettabile per una Repubblica democratica nata dalla resistenza e fondata sui valori dell’antifascismo". L'interrogazione, posta a Guido Crosetto, non solo chiede la posizione del ministro della Difesa sulla vicenda, ma anche se sia sua volontà adoperarsi perché venga modificato il titolo del calendario, e rimuovere così qualsiasi riferimento al fascismo.