Il calendario della fine del Reddito di cittadinanza, ecco le prossime date da tenere a mente
Nelle ultime settimane, tra il messaggio dell'Inps sulla sospensione del beneficio e i calcoli su chi ancora lo perderà, si è tornati a parlare dello stop al reddito di cittadinanza. E delle prossime date da tenere a mente nel processo di riforma della normativa, iniziato dal governo Meloni già in legge di Bilancio. Vediamo quali sono.
Per chi ha ricevuto il messaggio che ha comunicato la fine del sussidio, cioè i cosiddetti occupabili che hanno già percepito le sette mensilità previste al massimo per il 2023, la prossima data da segnare sul calendario è quella del 1° settembre, giorno in cui sarà possibile iscriversi alla piattaforma per il Supporto per la formazione e il lavoro. E dopo aver sottoscritto il Patto per il lavoro saranno inseriti nei programmi di politiche attive e potranno contestualmente ricevere i 350 euro previsti.
"Voglio dire a chi ha paura di non trovare lavoro, che la stima di Excelsior, il sistema informativo per l'occupazione e la formazione, è che da luglio a settembre sono previste in Italia poco meno di un milione e mezzo di nuove assunzioni, anche a tempo determinato. Se il mercato del lavoro cerca un milione e mezzo di lavoratori e a perdere il reddito sono 112 mila persone perfettamente occupabili, ci sono o non ci sono buone possibilità di trovare un lavoro anche temporaneo in attesa di trovarne uno migliore?", aveva detto qualche giorno fa Giorgia Meloni in un video social, parlando delle prospettive per chi ha perso il diritto al sussidio con la nuova normativa.
C'è anche un'altra data da tenere a memoria, quella del 31 ottobre 2023, soprattuto per coloro che, nonostante ricadano nella categoria di occupabili, sono in condizione di particolare fragilità. Per queste persone il Reddito di cittadinanza dovrebbe continuare ad arrivare fino alla fine del 2023, ma solo – appunto – se la presa in carico da parte dei servizi sociali avviene prima del 31 ottobre e non oltre.
Infine, il 31 dicembre 2023 è la data che sancisce la fine della misura lanciata nel 2019 dall'allora governo gialloverde. Dal 1 gennaio 2024 partirà l'Assegno di inclusione, destinato a coloro che hanno all'interno del proprio nucleo familiare persone disabili, over 60 o minori.