Il bonus asili nido confermato nel 2023: chi può riceverlo e quanto vale l’aiuto per le famiglie
Il governo Meloni conferma il bonus asili anche per il 2023. L'obiettivo dell'aiuto, introdotto per la prima volta nel 2016, è sostenere le famiglie nei costi da affrontare – con tutte le difficoltà ulteriori del caro vita – e pagare le rette degli asili nido pubblici e privati. Il funzionamento resta sostanzialmente invariato rispetto al passato, poiché il bonus sarà sostanzialmente rifinanziato così come è stato fatto negli ultimi anni, dopo che – nel 2019 – è stato introdotto il criterio del reddito Isee che divide le famiglie in tre fasce, a cui vengono erogati bonus annuali differenti.
Le soglie sono le seguenti:
- Isee fino a 25mila euro;
- Isee tra i 25mila euro e i 40mila euro;
- Isee sopra ai 40mila euro;
Alle tre fasce di reddito familiare corrispondono tre cifre differenti: 3.000 euro per le fasce più basse, 2.500 per quelle intermedie e 1.500 euro per chi supera il livello Isee più alto.
Viene confermata anche la modalità di richiesta, tramite il sito dell'Inps. La domanda dovrà essere effettuata – ovviamente – a nome del genitore. L'aiuto sarà erogato sotto forma di buono annuale, divisibile anche in undici mensilità, per aiutare la famiglia a sostenere i costi della retta dell'asilo nido.
Nel caso di asili nido privati – e non pubblici – il buono viene concesso solamente per quelli "privati autorizzati", ovvero le "strutture che hanno ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale competente". Insomma, devono essere asili nido ufficiali e avere tutte le carte in regola, altrimenti niente bonus. Non valgono neanche forme alternative come le aree gioco, ludoteche, pre o post scuola. Il dato dovrà essere inserito durante la compilazione della domanda da parte del genitore, al quale sarà chiesto nome e codice fiscale della struttura.