Il Biotestamento è sempre più vicino: respinti migliaia di emendamenti, approvazione a un passo
Nella serata di oggi, mercoledì 13 dicembre, l'Aula del Senato ha terminato l'esame dei 3mila emendamenti presentati alla legge sul biotestamento. Al termine della giornata, dunque, l'asse composto da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sembra continuare a reggere, passando indenne la prova dei vari voti segreti. Numerose le proposte di modifica respinte, ad esempio quella presentata dal senatore Gaetano Quagliariello che mirava a chiedere il mantenimento dei trattamenti vitali, coe idratazione e nutrizione artificiale, anche contro il consenso dell'assistito. Domani la legge sul biotestamento tornerà in Aula per le dichiarazioni di voto, al termine delle quali è previsto il voto finale, dunque l'approvazione della proposta di legge. Dopo aver respinto tutti gli emendamenti, il Senato ha dato il via libera all’articolo 1 relativo al consenso informato, all’articolo 2 relativo allo svolgimento, da parte del medico, di un'appropriata terapia del dolore anche in caso di rifiuto del paziente al trattamento sanitario, all’articolo 3, ovvero quello che riguarda le procedure da adottare nei confronti delle persone minorenni o incapaci di intendere e di volere, e infine all'articolo 4, relativo alle disposizioni anticipate di trattamento.
L'articolo 4 racchiude sostanzialmente il cuore del provvedimento e prevede che "ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso Disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonchè il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali".
In serata, i senatori di area cattolica del Partito Democratico hanno dichiarato che voteranno a favore del provvedimento, dunque domani il biotestamento potrebbe diventare definitivamente legge, concludendo così un percorso tortuoso durato anni e ostacolato da numerosi episodi di ostruzionismo parlamentare ad opera soprattutto di centristi e destre: "Voteremo a favore del disegno di legge sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento perché avevamo l’obiettivo di evitare sia l’accanimento terapeutico, sia ogni pratica di suicidio assistito ed eutanasia, e così è. Il fatto che suicidio assistito ed eutanasia non siano esplicitamente escluse è irrilevante, poiché una pratica è consentita solo se espressamente prevista per legge, e ciò non è".