Il 70% delle pensioni è inferiore a mille euro al mese
L’INPS ha diffuso oggi il nuovo rapporto dell’Osservatorio sulle pensioni, comunicando quali sono state le variazione registrate negli ultimi mesi e quale lo scenario nel breve periodo. La spesa complessiva annua prevista risulta nuovamente in aumento, di circa l’1,57% e si assesta poco oltre i 200 miliardi di euro. Tale cifra, coperta per il 90% circa dalle gestioni previdenziali, concorre a finanziarie 17,8 milioni di pensioni, con un calo di 143mila unità rispetto all’inizio del 2017; le pensioni di natura previdenziale risultano essere quasi 14 milioni, mentre sono 3,9 milioni le prestazioni assistenziali.
Rispetto al 2017 cresce notevolmente il numero di pensioni anticipate rispetto all’età di vecchiaia: “Le pensioni dei lavoratori privati usciti dal lavoro con almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) sono state 160.142 con una crescita del 25,35% rispetto al 2016 quando furono 127.746”. La cifra corrisponde al 52,6% del totale, più di quelle complessive fra pensioni di vecchiaia, anticipate e prepensionamenti.
Un dato particolarmente interessante è quello relativo alla consistenza degli assegni pensionistici erogati. Il 70,8% di essi è infatti inferiore a mille euro, cifra che sale all’86,6% se si considerano gli assegni erogati per le pensionate. Ovviamente non si può parlare genericamente di “pensioni” sotto i mille euro, dal momento che il dato diffuso dall’INPS è relativo ai singoli assegni (che potrebbero dunque essere cumulati da un beneficiario), tuttavia si tratta di un dato significativo, soprattutto perché riguarda quasi 13 milioni di assegni del settore privato.