Ignazio La Russa dice che siamo tutti eredi del Duce
"Siamo tutti eredi del Duce", dice Ignazio La Russa. Il senatore di Fratelli d'Italia e fondatore – insieme alla stessa deputata romana e a Guido Crosetto – del partito guidato da Giorgia Meloni, ha avuto una discussione molto accesa con il presidente della Puglia, il dem Michele Emiliano, durante la quale il governatore del Pd lo ha accusato di far parte di un partito che vuole sostanzialmente correggere gli errori fatti in passato da Mussolini. Emiliano, in un passaggio del dibattito andato in onda a L'aria che tira su La7, ha chiesto direttamente a La Russa: "Lei rinnegherebbe il padre del vostro movimento politico?", riferendosi proprio a Mussolini.
"Siamo tutti eredi del Duce", dice a quel punto ripetutamente La Russa. Salvo precisare che si riferisce a "quell'Italia" e al fatto che "siamo eredi dei nostri padri e dei nostri nonni". A quel punto Emiliano replica prontamente: "Io sono l'erede, indegno, dei partigiani e di quelli che fecero la resistenza". E La Russa risponde: "Ho capito, ho capito, tu non hai nonni, sei figlio di NN". Poi Emiliano chiude: "Mio padre era stato suggestionato da quelle idee, ma questo lo sanno tutti".
Poi la conduttrice del programma, Myrta Merlino, chiede a La Russa il significato di quella frase. E lui puntualizza: "No, ho detto che siamo tutti eredi dell'Italia dei nostri nonni, nel bene e nel male". Poi aggiunge: "Quindi cosa vuol dire figli del Duce? La Meloni è figlia del Duce? – chiede rivolgendosi a Emiliano – O sei tu che sei più vecchio della Meloni che se più vicino a quell'epoca storia? Lo dico per un fatto anagrafico".
Insomma, alla fine La Russa si rende conto di aver formulato una frase quantomeno pericolosa e prova a ritrattarla, dicendo che intendeva parlare di nonni ed età anagrafica. Ma le sue parole restano e sono abbastanza chiare, per lui "siamo tutti eredi del Duce".