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Idv e Lega non voteranno la fiducia alla manovra. E alla Camera il Carroccio dà spettacolo

Il governo pone la fiducia e dai banchi della Lega sale l’urlo “Vergogna, vergogna”. Fini espelle 2 deputati. Il Carroccio voterà no al provvedimento, così anche l’Idv.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Ministro per i rapporti col Parlamento Piero Giarda

Il governo ha posto la questione di fiducia sulla manovra finanziaria. La decisione è stata comunicata alla Camera dal Ministro per i rapporti col Parlamento Piero Giarda. Nessuna apertura quindi a emendamenti o ulteriori modifiche: il testo resta quello licenziato dalle Commissioni bilancio e finanze. L'esecutivo avrebbe optato per la fiducia in ogni caso, ma le decisione s'è resa comunque necessaria per fronteggiare l'ostruzionismo in aula della Lega Nord.

Dopo i cartelli e le urla al Senato, e gli interventi a raffica nella seduta fiume alla Camera, questa mattina a Montecitorio il partito padano ha fatto registrare un'altra performance delle sue: la richiesta della fiducia da parte del Ministro Giarda è stata cadenzata dalle grida "Vergogna, vergogna", fuori nuovamente cartelli di protesta e, infine, interventi sul processo verbale della seduta del giorno prima al fine di far slittare la richiesta della fiducia. Altissima la tensione in aula, tant'è che il Presidente della Camera Gianfranco Fini si è visto costretto ad espellere i due deputati del Carroccio Fabio Rainieri e Gianluca Buonanni. Dai banchi della Lega, Pini ha poi dato del "cialtrone" a Fini. "L'incidente in aula è avvenuto perché ci hanno impedito di parlare. Non siamo riusciti a discutere delle nostre proposte né a votare i nostri emendamenti" ha poi dichiarato Reguzzoni.

Chi voterà la fiducia?

Oltre alla Lega Nord, chi nutre seri dubbi sul provvedimento è l'Italia dei Valori. Dopo quella che sembrava una parziale apertura, il partito di Antonio Di Pietro ha fatto sapere che non voterà la fiducia al provvedimento. Emblematico l'ultimo stato pubblicato su facebook dal capogruppo alla Camera Massimo Donadi: "Voteremo contro l'eventuale fiducia al governo sulla manovra. Miglioramenti ci sono stati ma non tali da rovesciare una valutazione che resta negativa, restano troppi aspetti di ingiustizia e di iniquità". Lega e Idv voteranno quindi contro il provvedimento. Discorso diverso, invece, per Pdl, Pd e Terzo Polo: tutte e tre le forze politiche hanno il mal di pancia per il decreto, che vorrebbero ancora migliorare. Loro, però, non si tireranno indietro e domani voteranno "sì".

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