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Ichino fa outing: un altro montiano per Ambrosoli in Lombardia

Pietro Ichino, due mesi fa, era strato tra i primi a confluire dal centrosinistra nella lista Monti. Oggi è un altro “centrista” che abbandona Albertini per scegliere Ambrosoli in Lombardia. Ma la scelta appare più che naturale.
A cura di Andrea Parrella
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Umberto Ambrosoli incassa l'appoggio di un altro montiano, Pietro Ichino, uno dei primi a trasmigrare dal Pd in Scelta Civica all'alba della campagna elettorale. Si fa dunque più concreta l'idea di una Lombardia che può rivelarsi la sintesi della vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni, con una, seppur risicata, maggioranza in senato. La grande manifestazione di ieri, con Bersani Vendola e Prodi in quel di Piazza Duomo non è casuale, ma anzi significativa dell'importanza strategica della regione. E da due settimane hanno cominciato a palesarsi con lentezza, ma costanza, i montiani che hanno finito per togliere il proprio sostegno ad Albertini, quello che Monti ha fortemente ribadito essere il "suo" candidato, per guardare verso Ambrosoli.

Che poi quest'ultimo abbia il pedigree adatto a ricoprire il ruolo di calamita per alcuni centristi è ancor più importante. Ichino si sarà fatto di certo convincere dalle parole di Ambrosoli che ha affermato di non sentirsi il candidato di Bersani, poiché la sua candidatura non nasce dalle segreterie di partito, bensì da una forza civica che la spinge. Inoltre Ichino ha motivato il voto disgiunto in questo modo:

Tra coloro che hanno scelto da tempo di votare per Ambrosoli, in questo ultimo mese, molti nelle elezioni politiche nazionali voteranno per Monti. Tra gli elettori che domenica prossima compiranno questa stessa scelta ci sono anch’io è una scelta che nel mio caso nasce dall’antica amicizia che mi lega alla famiglia Ambrosoli e a Umberto, cementata dal dolore per l’assassinio di suo padre; dalla mia amicizia e stima per Umberto è nato anche, nell’autunno scorso, il mio impegno pubblico a sostegno della formazione della sua lista civica e della sua candidatura

Mario Monti, questa mattina,  ospite a L'aria che tira, si augurava di fungere da collettore per quegli scontenti del bipolarismo politico che aveva portato l'Italia verso il disastro, così come era accaduto nel caso, appunto, del giuslavorista Ichino. E' spontaneo dedurre che non ci sia nulla di strano in questa inversione di Ichino: la figura di Giorgio Ambrosoli è la sintesi esatta ed imperfettibile di quella congiuntura tra centrosinistra e centro che si profila, o nella quale sperano  per il dopo elezioni. Prove tecniche.

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