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I vescovi a Scajola: “Perché non dai in beneficenza il milione di euro risparmiato a tua insaputa?”

L’agenzia stampa dei vescovi italiani suggerisce “un’ideuzza” all’ex ministro Scajola…
A cura di Redazione
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È di qualche giorno fa la notizia dell'assoluzione dell'ex ministro Claudio Scajola per la vicenda dell'acquisto della casa con vista Colosseo, ma le polemiche non accennano a placarsi. Se da un lato l'ex dirigente del Popolo della Libertà continua a chiedere una piena riabilitazione politica, c'è chi continua a non vederci chiaro nel complesso della vicenda. A sorpresa però le perplessità arrivano dal Sir, l'agenzia di stampa della Conferenza Episcopale Italiana, con un editoriale a forma del direttore Delle Foglie che sta facendo discutere non poco. Il pezzo ha per titolo "Un'ideuzza per Scajola" e contiene riflessioni decisamente particolari: "Conclusa con l'assoluzione la vicenda giudiziaria della abitazione vista Colosseo di Claudio Scajola, pagata ‘a sua insaputa' dall'imprenditore e amico Diego Anemone, ci resta qualche curiosità […] Dalle cronache scopriamo che l'ex ministro ha intenzione di vendere al più presto l'abitazione. Nulla sappiamo delle sue intenzioni finali. Vorrà restituire qualche cosa al suo ‘benefattore'?"

Qui si inserisce la provocazione del Servizio di informazione religiosa: "Considerato che né lui né Anemone navigano in cattive acque, faccia una bella donazione di tutta la plusvalenza rispetto alla somma da lui sborsata (600 mila su un totale di 1 milione e 700 mila euro) al momento dell'acquisto. Donino quel milione di euro in più alla mensa per i poveri gestita dalle suore di Madre Teresa di Calcutta in Vaticano". In cambio si offre un servizio fotografico ed un racconto. e la chiosa è provocatoria: "Affare fatto signor Scajola?".

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