I tabaccai sono di nuovo obbligati ad accettare carte e bancomat per sigarette e marche da bollo
È obbligatorio accettare i pagamenti con il Pos, sempre e senza eccezioni, anche in tabaccheria. L'Agenzia delle dogane e dei monopoli, con una nuova determina direttoriale, lo ha messo nero su bianco facendo marcia indietro rispetto a quanto deciso lo scorso ottobre. Allora, la stessa agenzia aveva previsto un'eccezione per tabacchi, marche da bollo e francobolli.
La decisione è stata annullata ieri, 26 giugno, con la firma del direttore Roberto Alesse, e fin da subito l'obbligo è tornato in vigore. La scelta è stata motivata dal "crescente effettivo impiego e l’evoluzione dell’offerta degli strumenti di pagamento elettronico", sui quali ci sono "innovative politiche commerciali ed iniziative di settore in continua evoluzione". Si tratta di un "mercato particolarmente dinamico, anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate e degli attori".
Alla luce di questo, bisogna aggiornare le decisioni in base "alle condizioni ad oggi offerte dagli intermediari bancari e finanziari per l’erogazione del servizio". E se si guarda alle offerte, è chiaro che non c'è motivo di mantenere l'eccezione prevista a ottobre
Infatti, oggi sul mercato ci sono "variegate offerte del servizio Pos, tra le quali tariffe flat, indipendenti dal numero di transazioni effettuate, e tariffe che prevedono il rimborso delle commissioni per i micro-pagamenti inferiori a 10 euro". Queste offerte permettono di "superare la criticità a suo tempo rappresentata dagli operatori". Non solo, ma fanno "venir meno la specificità rispetto ad altri operatori e/o rispetto ad altri prodotti".
Insomma, non ci sono davvero scuse: i modi per ridurre l'impatto dei pagamenti elettronici esistono, ed è ingiustificabile fare un'eccezione solo per tabacchi e marche da bollo. Così, tornano le norme che erano entrate in vigore lo scorso 30 giugno (e che il governo Meloni aveva provato a modificare, poi rinunciando): non si può rifiutare il pagamento con Pos in nessun caso. Per chi lo fa, è prevista una multa di trenta euro fissi, più il 4% del pagamento che si è rifiutato.
Fatta la premessa con tutte le considerazioni e le motivazioni del caso, la circolare delle Dogane è stata decisamente sintetica:
IL DIRETTORE DELL’AGENZIA DETERMINA
ARTICOLO 1
La Determinazione direttoriale prot. n. 487172/RU del 25 ottobre 2022 è revocata a decorrere dalla data di pubblicazione del presente provvedimento.
Così, fin da oggi – da ieri, in realtà – si potrà tornare a chiedere di pagare con il Pos anche in tabaccheria e anche sui "generi di monopolio, di valori postali e valori bollati". In caso di rifiuto, potranno scattare le sanzioni.