I sondaggi politici confermano: gli operai ormai votano Lega e non PD
Il grande successo della Lega alle Elezioni umbre è stato netto, ma anche diversificato tra le varie categorie sociali. Un'analisi di Swg sul voto per segmenti sociali mostra che il partito di Matteo Salvini è stato il più votato tra gli operai, tra le donne, ma anche tra i giovani. In particolare dal voto in Umbria, regione fino a poco tempo fa considerata roccaforte della sinistra, emergere un dato destinato a far riflettere: gli operai che votano Lega sono più del doppio di quelli che votano il Partito Democratico. I dati nel dettaglio mostrano che il 53% degli operai ha votato per il partito di Matteo Salvini, contro il 20% raggiunto dal Partito Democratico e il 5% conseguito dal M5s. Le tute blu insomma, sembrano avere il cuore verde.
Nel complesso risulta anche che il partito di Matteo Salvini, ma più in generale il centrodestra, sia il più votato dalle persone in difficoltà. Tra questa quota di cittadini il 41% vota Lega e il 17% Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Tiene il Partito Democratico che raccoglie il 16% dei loro consensi, mentre il M5s attira solo il 9%.
Elezioni regionali in Umbria, l'analisi del voto femminile
Il Carroccio raccoglie molti consensi dal voto femminile: il 40% delle donne ha scelto di votare Lega, al secondo posto il PD con il 22% delle preferenze e terza Giorgia Meloni con il 9%. Fuori dal podio e in quarta posizione il Movimento Cinque Stelle con l'8% e due punti indietro Forza Italia che si ferma al 6%. La percentuale del voto femminile alla Lega e al PD vede un incremento quando si tratta di donne casalinghe, in questo caso quasi la metà, il 47%, vota per Matteo Salvini mentre il 25% per il Partito Democratico.
Elezioni regionali in Umbria, l'analisi del voto di giovani e anziani
Il primato del Carroccio, se pure in maniera più contenuta, viene confermato anche dal voto dei giovani. Il 36% di loro ha votato Lega, rispetto al 21% che ha votato per il PD e il 14% che ha votato M5s. In questo caso il partito di Luigi Di Maio tiene soprattuto grazie al voto della cosiddetta "Generazione Z", ovvero i post-Millenials nati dopo il 1999. Un discorso diverso va fatto per il voto degli anziani: qui il voto per il M5s è quasi inesistente (3%) e ad essere favoriti sono la Lega e PD che rispettivamente ottengono il 34% e il 29% delle preferenze degli over 64.