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I seggiolini anti abbandono sono obbligatori dal primo luglio: ma ancora non esistono

Dal 1 luglio saranno obbligatori i seggiolini antiabbandono per i bambini sotto ai 4 anni. Nonostante il ddl sia stato approvato a fine settembre ancora non si conoscono i dettagli tecnici dei nuovi dispositivi di sicurezza. Il Ministero dei Trasporti ha inviato una bozza di decreto attuativo all’Ue, ma ancora non si sa nulla.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Si torna a parlare del disegno di legge che prevede l'obbligo di dotarsi di dispositivi contro l'abbandono dei bambini all'interno delle automobili: si tratta dei cosiddetti seggiolini salva-bebè che, teoricamente, tra due mesi dovrebbero essere obbligatori. Infatti dal 1 luglio entrerà in vigore il ddl proposto da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia e approvato prima alla Camera ad agosto e poi al Senato a fine settembre. Chi non rispetterà la nuova norma sarà punito con una multa che va da 81 a 326 euro, proprio come succede in caso di mancato uso delle cinture di sicurezza. Tuttavia le caratteristiche tecniche del dispositivo d'allarme dovevano essere definite con un nuovo decreto attuativo del Ministero dei Trasporti previsto entro Natale, ma del quale, al momento, non c'è nessuna traccia. "Più tardi arriveranno le nuove regole e meno possibilità ci saranno per i costruttori e per gli utenti per adeguarsi – ha spiegato all'Agi Giordano Biserni, presidente dell'Asaps – In questi giorni di maltempo nessuno ci pensa, ma presto le temperature inizieranno a salire e con esse il rischio di tragedie come quelle che purtroppo abbiamo imparato a conoscere".

Secondo il punto fatto da Luigi Altamura sul sito dell'Asaps "i tecnici del Ministero dei Trasporti hanno predisposto il decreto, che è stato inviato all’Ue e pubblicato dalla Commissione Europea per una consultazione pubblica. Lo scorso 23 aprile sono scaduti i termini, con numerosi pareri inviati da tecnici, aziende private e costruttori". Ora dal MiT dovranno decidere se e come modificare in base ai consigli ricevuti il decreto che, al momento, "è composto da 10 articoli, i primi cinque dispongono che i dispositivi antiabbandono siano conformi alle caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali riportate in apposito allegato e che siano soggetti a verifica e certificazione. I tre articoli successivi contengono prescrizioni per il fabbricante, per la certificazione del relativo sistema di qualità e disposizioni per il riconoscimento degli organismi accreditati per le verifiche e certificazioni. Mentre gli articoli 9 e 10 individuano l'autorità designata per la vigilanza del mercato".

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, il dispositivo, che deve segnalare l’abbandono dei bambini sotto ai 4 anni sui loro seggiolini in auto, deve essere in grado di attivarsi automaticamente a ogni utilizzo e deve dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell'attivazione. Il segnale d'allarme deve attirare l'attenzione del conducente tempestivamente con segnali visivi e acustici percepibili fuori e dentro l'auto e inoltre il dispositivo deve inviare messaggi ed effettuare chiamate ad almeno 3 numeri di telefono.

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