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I risultati delle elezioni in Trentino Alto Adige

Si stanno concludendo ancora gli scrutini a Trento, ma per quanto riguarda Bolzano i risultati sono già noti. La vittoria è stata conquistata dalla Svp di Südtiroler Volkspartei, ma le vere novità sono due: la Lega ha guadagnato il 27,8% diventando così primo partito, e l’ex grillino Paul Koellensperger con la sua lista civica è arrivato al 15,2% dei consensi, seconda lista nella provincia. A Trento è in vantaggio il candidato del centrodestra Maurizio Fugatti.
A cura di Chiara Caraboni
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Si è conclusa la giornata di voto nelle province autonome di Trento e Bolzano. Le elezioni erano volte a decidere i nuovi consigli provinciali in tutte e due le località e, nel caso di Trento, anche il nome del nuovo governatore, come di prassi dal 2003. Se lo scrutinio a Bolzano è durato tutta la notte e ha già fornito i risultati, a Trento si è concluso da qualche minuto. Le percentuali dell’affluenza sono già note e si segnala un leggero aumento rispetto alle ultime elezioni in Trentino, dove si sono presentati il 64,05% dei cittadini, con una crescita dell’1,23%, mentre in Alto Adige, dove in percentuale la presenza alle urne è stata più alta toccando il 73,9%, bisogna evidenziare un calo pari al 3,8% rispetto al 2013.

I risultati delle elezioni a Bolzano

La vittoria è della Svp di Südtiroler Volkspartei con il 41,9%, nonostante il calo rispetto alle ultime elezioni, quando aveva raggiunto il 45,7% dei consensi. L'obiettivo comunque, come dichiarato dal governatore Arno Kompatscher, era quello di mettere la bandierina oltre il 40%, e così è stato.

La Lega, con capolista Massimo Bessone, è riuscita a conquistare un risultato incredibile: nella città di Bolzano è primo partito con il 27,8%, un aumento praticamente del 25% se si considera che nel 2013, insieme a Forza Italia, era riuscita ad ottenere solamente il 2,5%. Anche nella provincia ottiene un buon risultato con l’11,1%, e con questi numeri è chiaro che il Carroccio rivendicherà strenuamente un posto in giunta comunale, dovendoci essere una rappresentanza del gruppo linguistico italiano. E il partito di Matteo Salvini è sicuramente quello che ha guadagnato più consensi rispetto agli altri.

A conquistare l’Alto Adige è stato anche l’ex grillino Paul Koellensperger, che la scorsa estate ha deciso di abbandonare il Movimento 5 Stelle per correre singolarmente con una lista civica nuova, sciolta da altri partiti e movimenti nazionali. Koellensperger infatti è riuscito a convincere il 15,2% dei cittadini della provincia autonoma, conquistando così il secondo posto in consiglio provinciale. “Con questo risultato diventiamo parte integrante dello scenario politico altoatesino e diremo la nostra anche nelle elezioni comunali del 2020. Siamo la nuova Volkspartei”, ha commentato Koellensperger dopo aver conosciuto i risultati.

I partiti rimanenti, con percentuali che si distaccano abbastanza dagli altri, sono i Verdi con il 6,8%, il Freiheitlichen con il 6,2%, e il Sued Tiroler Freiheit che ha guadagnato il 6%. Male inoltre il Partito Democratico che è riuscito ad arrivare solo al 3,8%, ma non perde le speranze: il segretario Alessandro Huber, infatti, è fiducioso di poter unire le forze con i Verdi e con Koellensperger. Subito sotto il Pd, la percentuale più bassa è quella del Movimento 5 Stelle, che è stato votato solo dal 2,4% dei cittadini.

I risultati delle elezioni a Trento

Maurizio Fugatti è il nuovo governatore del Trentino per la Lega grazie a 124.590 voti, di cui 3.684 solo al presidente. Per tutto il tempo di analisi dei voti, è stato chiaro che il vantaggio fosse a favore del candidato del centro-destra Fugatti, che durante lo scrutinio non è mai sceso sotto il 40% dei consensi e difatti, in conclusione, ha guadagnato il 46,74%. In suo sostegno, un'ampia coalizione di partiti a formare il centro-destra ha aiutato ad aumentare la percentuale. Il supporto più significativo è giunto dalla Lega, grazie a un contributo dell'11,4%, e poi in ordine Civica Trentino con il 4,1%, PT (Progetto Trentino) con il 2,9%, Autonomisti Popolari con il 2,7%, Forza Italia con il 2,5%, Agire per il Trentino con l'1,9%, Unione di centro (Udc) si è aggiudicato l'1,8%, Fratelli d'Italia l'1,3% e infine Fassa lo 0,9%. Il totale di questi più i voti direttamente al presidente hanno fatto vincere il candidato Fugatti, dando inizio così a un cambiamento storico che vede eclissare il centro-sinistra dalla provincia di Trento dopo vent'anni di monopolio.

Giorgio Tonini infatti, il candidato per il centro-sinistra, si è fermato al 25,4% dei consensi, suddivisi in 12,3% per il Partito Democratico, 6,1% per Futura 2018 e 3,5% per Unione per il Trentino (Upt). Il terzo posto, con il 12,4% dei voti a favore, va all'ex presidente della provincia autonoma di Trento, Ugo Angelo Giovanni Rossi per il Partito autonomista Trentino Tirolese (Patt). Infine, Filippo Degasperi con il Movimento 5 Stelle è riuscito a conquistare il 7,1%.

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