I risultati del voto su Rousseau: sì degli iscritti M5s ad alleanze con partiti e a terzo mandato
Cambia la regola del doppio mandato. E cambia, nello specifico, il mandato zero. Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno votato a favore della modifica proposta dal partito per permettere a chi ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale di ricandidarsi più di una volta, contando come mandato “zero”, appunto, il primo in qualità di consigliere municipale o comunale. Con questa votazione si dà di fatto il via libera alla ri-candidatura di Virginia Raggi a sindaco di Roma, dopo l’annuncio degli scorsi giorni dello stesso primo cittadino. Allo stesso tempo gli iscritti del M5s hanno dato il via libera anche ad eventuali alleanze con i “partiti tradizionali” (con riferimento soprattutto al Pd) in vista delle elezioni amministrative di settembre.
Il voto sul doppio mandato
Il primo quesito rivolto durante la votazione sulla piattaforma Rousseau riguardava la modifica della regola del doppio mandato. La domanda era: “Sei d’accordo a impegnare il capo politico e il comitato di garanzia a modificare il cosiddetto mandato zero, escludendo dal conteggio del limite dei due mandati elettivi un mandato da consigliere comunale, municipale e/o presidente di municipio?”. Con questa modifica si permette di non conteggiare tra i mandati (per un massimo di due) il primo se ricoperto come consigliere municipale o comunale o, ancora, come presidente di municipio. Inoltre, come spiegato sul blog delle stelle, un “consigliere comunale in carica può decidere di candidarsi ad una qualsiasi carica elettiva ed interrompere il mandato comunale in caso di elezione. Per i consiglieri e/o presidenti di municipio di un gruppo di maggioranza è necessario che tutti gli altri consiglieri all’unanimità diano il consenso alla candidatura”. A favore si è espresso più dell'80% degli iscritti.
Il voto sulle alleanze alle elezioni amministrative
Il secondo quesito, invece, chiedeva di fatto l’autorizzazione a stipulare alleanze, a livello locale, in vista delle prossime elezioni comunali. “Sei d’accordo con la proposta del capo politico di valutare, sentito il comitato di garanzia, la possibilità di alleanze per le elezioni amministrative, oltre che con liste civiche, anche con i partiti tradizionali?”, era la domanda posta agli iscritti. Come spiegato dal reggente Vito Crimi, il riferimento è soprattutto ad alcuni territori in cui si vorrebbero promuovere liste civiche dopo aver avviato dei percorsi di confronto e di condivisione dei programmi non solo con candidati civici ma anche con il Partito Democratico. A favore circa il 60% degli iscritti.