I risultati del voto (simbolico) degli studenti Erasmus
Le polemiche e la mancata possibilità di esprimere il proprio voto, non hanno fermato gli studenti Erasmus che hanno voluto comunque far sentire la propria voce ed esprimere la propria preferenza elettorale. Lo rende noto la Rete degli studenti, fra gli organizzatori delle votazione che si è svolta fra il 20 e il 23 Febbraio in 24 città europee e non, per un totale di 1.247 italiani all'estero "a cui non era stato garantito l'esercizio del diritto". Un voto simbolico, però, senza alcun valore ufficiale, eppure utilissimo per capire almeno in parte quelle che sono le intenzioni di voto degli italiani a poche ore dalla chiusura dei seggi. "Con il voto simbolico nelle piazze europee abbiamo protestato contro l'esclusione degli studenti Erasmus e speriamo di mandare un messaggio chiaro: non ci siamo arresi – ha spiegato Marco Nobili della rete di studenti Link – Purtroppo non tutti hanno avuto la possibilità di tornare e affrontare le spese del viaggio. L'unica soluzione è essere iscritti all'Aire, l'anagrafe italiani residenti all'estero, ma può aderire solo chi vive all'estero da più di 12 mesi. E la stragrande maggioranza dei progetti di studio va dai 3 ai 9 mesi".
Ecco i risultati del voto (simbolico) degli Erasmus – La coalizione Pd-Sel-Cd ottiene il 40,4% dei voti alla Camera (con schede bianche: 42,4%); segue il Movimento 5 Stelle: 25,5%. Seguono la lista Monti-Fli-Udc (11,4%), Rivoluzione Civile Ingroia (11,2%), Fare per fermare il declino (2,9%), la coalizione Mir-Fdi-Pensionati-Pdl-Lega Nord-La Destra (2,8%). Una minoranza ha votato Casapound (0,3%), Forza Nuova (0,2%), il Partito Comunista dei Lavoratori (0,2%). Nullo il 3,3% delle schede. I risultati per il Senato vedono sempre in testa la coalizione di centrosinistra con Pd-Sel-Cd (41,0%), il Movimento 5 Stelle (33,4%): seguono Rivoluzione Civile (9,0%), la coalizione Monti-Fli-Udc (6,7%), la coalizione Mir-Fdi-Pensionati-Pdl-Lega Nord-La Destra (2,6%), Fare per fermare il declino (1,7%), il Partito Comunista dei Lavoratori (0,9%), Forza Nuova (0,6%), Casapound (0,3%).