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Elezioni europee 2024

I risultati definitivi delle Elezioni europee in Italia, partito per partito: chi guadagna e chi perde seggi

I risultati delle elezioni europee sono quasi definitivi e si sa già quanti seggi porterà ogni partito all’Europarlamento: Fratelli d’Italia è il partito che cresce di più (+19 eurodeputati), mentre la Lega perde oltre 20 seggi.
A cura di Pietro Forti
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I seggi sono chiusi dalle 23 di ieri e i risultati delle elezioni europee 2024 sono pressoché definitivi. I leader di partito hanno già quasi tutti commentato il verdetto delle urne, che ha decretato alcuni vincitori chiari, sia al livello nazionale sia al livello europeo, e persino all'interno delle stesse coalizioni di centrodestra e centrosinistra.

Fratelli d'Italia migliora il risultato delle politiche, il Pd sale al 24%

Il primo partito è sempre Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto oltre 6 milioni e mezzo di voti, ovvero il 28,8% dei consensi. Una crescita importante rispetto alle elezioni politiche del 2022, quando FdI aveva ottenuto il 26%, ma soprattutto una crescita vertiginosa rispetto alle elezioni europee di cinque anni fa, quando il partito della futura presidente del Consiglio era arrivato al 6,44%. Fratelli d'Italia è di gran lunga il partito che ha guadagnato più seggi nell'Europarlamento: è passato da 5 deputati a 24, una crescita di ben 19 seggi per i Conservatori e Riformisti, partito europeo presieduto dalla stessa Meloni.

Le elezioni sono andate bene anche per il Partito democratico. Quello guidato da Elly Schlein è lo schieramento che ha guadagnato di più in termini percentuali dalle politiche: è passato dal 19% del 2022 al 24% di queste europee, ed è stato anche l'unico partito a guadagnare voti in termini assoluti rispetto al voto di due anni fa nonostante l'affluenza molto bassa. Il Pd aveva ottenuto un risultato soddisfacente anche nel voto europeo del 2019, ma ha guadagnato comunque un seggio rispetto al voto di cinque anni fa, passando da 19 a 20 europarlamentari. È così il primo partito tra i Socialisti europei, a pari merito con il Psoe spagnolo di Pedro Sanchez.

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Flop della Lega, non crolla nei consensi ma Forza Italia la supera. Male il M5s

Il partito che perde di più, in termini di seggi, è la Lega di Matteo Salvini. Lo storico risultato di cinque anni fa (oltre il 34%) aveva portato a Bruxelles ben 28 europarlamentari del Carroccio. Se Identità e Democrazia tiene (dovrebbe avere 58 seggi nel Parlamento europeo, gli stessi di cinque anni fa) non è grazie al partito di Salvini: la Lega ha guadagnato qualche decimo di punto percentuale rispetto al 2022 (passa dall'8,8% al 9%) ma nell'Eurocamera ha perso ben 20 seggi, e porterà 8 eurodeputati a Bruxelles.

Risultati simili per Forza Italia Movimento 5 Stelle, mentre lo scrutinio si avvicina al termine. Il partito guidato da Tajani ha superato la Lega ed è diventato il secondo partito del centrodestra, guadagnando oltre l'1% rispetto alle elezioni politiche del 2022. Soprattutto, il soggetto politico fondato da Silvio Berlusconi guadagna 3 europarlamentari e cresce insieme ai Popolari europei, che passano da 177 a 185 europarlamentari. Dall'altra parte, il partito di Giuseppe Conte al momento sembra essere sceso per la prima volta sotto il 10% al livello nazionale, perdendo oltre 5 punti percentuali e passando dai 14 deputati all'Eurocamera ottenuti nelle elezioni del 2019 ai 9 eletti ieri: 5 seggi in meno. Ancora non è stato detto di quale gruppo europeo farà parte.

Boom di Verdi-Sinistra, delusione per Renzi e Calenda

La new entry nel Parlamento europeo è Alleanza Verdi-Sinistra: con il 6,6% ottenuto ieri la coalizione di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli guadagna quasi 3 punti rispetto alle politiche del 2022 e dovrebbe portare 6 europarlamentari a Bruxelles. Per i Verdi italiani, in particolare, si tratta di un ritorno in Parlamento dopo oltre 15 anni. Questi ultimi andranno, appunto, nel gruppo dei Verdi, mentre i parlamentari di Sinistra Italiana dovrebbero andare nelle file del gruppo di sinistra radicale The Left.

Fermi sotto la soglia del 4% sia Stati Uniti d'Europa sia Azione. Se la lista pensata da Emma Bonino e Matteo Renzi non guadagna né perde nessun seggio, partendo da zero, per Carlo Calenda si tratta invece di una perdita rispetto alle europee del 2019: alla scorsa tornata elettorale, la lista "Siamo Europei" faceva parte del Partito Democratico, e lo stesso Calenda era stato eletto all'Eurocamera.

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