I risultati definitivi alle elezioni amministrative: centrodestra vince a Palermo, Genova e L’Aquila
Al termine delle operazioni di spoglio delle schede in circa mille Comuni italiani, sono arrivati i risultati delle elezioni comunali. Dalle proiezioni trasmesse nel pomeriggio di lunedì 13 giugno alcuni risultati erano già chiari e in alcune città si è assistiti ad una netta vittoria al primo turno. Vediamo però quali sono i risultati definitivi nelle principali città al voto, ora che lo scrutinio in tutte le sezioni è terminato:
- Verona: Tommasi (centrosinistra) 397% – Sboarina (centrodestra) 32,7%
- Palermo: Lagalla (centrodestra) 44,6% – Miceli (centrosinistra) 28,7%
- L'Aquila: Biondi (centrodestra) 54,3% – Di Benedetto (centro) 23,7%
- Genova: Bucci (centrodestra) 55,4% – Dello Strologo (centrosinistra) 38%
- Parma: Guerra (centrosinistra) 44,2% – Vignali (centrodestra) 21,2%
- Catanzaro: Donato (centrodestra) 43,8% – Fiorita (centrosinistra) 31,9%
In alcune città come Genova o Padova è stato riconfermato alla carica di primo cittadino il sindaco uscente. In altre c'è stato invece un capovolgimento del colore politico: Palermo, ad esempio, passa dal centrosinistra al centrodestra con la vittoria di Lagalla (in Sicilia è necessario il 40% per vincere al primo turno, invece della maggioranza assoluta dei voti). Altre città ancora andranno al ballottaggio, ma non senza sorprese: a Verona ad esempio Tommasi è il primo candidato del centrosinistra ad arrivare in vantaggio nel primo turno. Chiaramente dovrà affrontare lo sfidante del centrodestra al ballottaggio (che è probabile raccolga i voti del terzo in corsa), ma si tratta decisamente di un risultato inaspettato.
I risultati di questo appuntamento elettorale hanno chiaramente anche un impatto negli equilibri tra forze politiche a livello nazionale. Anche senza sconvolgere i rapporti tra i partiti, ci sono comunque dei dati che devono essere presi in considerazione. Il centrodestra dovrà sicuramente fare una serie di riflessioni sulla leadership della coalizione e assicurarsi di riuscire a replicare il risultato alle politiche. Il centrosinistra, invece, dovrà prendere atto dei numeri rasoterra delle liste del Movimento Cinque Stelle e prepararsi alla costruzione del campo progressista per il 2023.