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I Responsabili assenti fanno andare sotto la maggioranza in Parlamento, ecco l’elenco delle scuse accampate

Dieci deputati di Inziativa Responsabile assenti alla Camera fanno cadere il Governo su cinque mozioni. Casualità oppure messaggio politico dopo il rimpasto a base di sottosegretari e elezioni amministrative deludenti per il gruppo dei Responsabili?
A cura di Alessio Viscardi
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View of deputies gathered in the Monteci

Si chiamano “Responsabili” ma appena il vento delle elezioni amministrative ha cambiato rotta, la congrega di trasformisti di professione capitanati da Scilipoti ha fatto andare sotto la maggioranza in cinque occasioni, ieri in Parlamento. Il “pareggio sostanziale” decantato da Denis Verdini alle elezioni ha messo in disussione la fedeltà dei Responsabili al Governo Berlusconi, soprattutto a causa del fatto che non tutti sono stati nominati sottosegretari. Il malcontento cresce e gli uomini del presidente non si presentano in aula per votare, mettendo a rischio la stabilità dell'Esecutivo. Dieci Responsabili assenti, il blog di NonLeggerlo fa l'elenco delle strambe scuse utilizzate per giustificarsi.

Luciano Sardelli, il presidente dei deputati di Iniziativa Responsabile famoso per la sua frase “il potere piace a tutti”, ha dichiarato di non essere stato presente in Parlamento perché “non ho trovato posto con la macchina. Vede? Ho anche il tagliando del parcheggio Ludovisi che lo dimostra”.

Problemi di viabilità anche per Maria Grazia Siliquini, futuro presidente di Consap, che affranta dal dispiacere dichiara: “Il mio volo da Torino era in ritardo … poi ho trovato traffico, e sono arrivata all'una”. Problema simile per Arturo Iannaccone, che in una nota dichiara di non aver potuto prendere parte al voto perché il parcheggio della Camera era sovraffollato – nonostante ci fossero oltre 100 assenti tra i deputati – e che gli addetti gli hanno fisicamente impedito di parcheggiare l'auto.

Bruno Cesario, appena nominato sottosegretario era assente proprio per questo: “Ero dal ministro Tremonti con gli altri sottosegretari”. Elio Belcastro, avvelenato per essere rimasto fuori dalle nomine dei sottosegretari, aveva in più occasioni minacciato di lasciare la maggioranza, ma la sua assenza ieri è colpa di Alitalia: “Ecco il ticket dell'aereo che mi ha portato a Roma troppo tardi: tutta colpa delle infrastrutture italiane”.

Antonio Razzi, il precursore che con Scillipoti abbandonò Antonio Di Pietro per seguire Silvio Berlusconi al Governo, assente anch'egli ha dichiarato – cripticamente – “Qui ci sono colleghi che fanno i capricci, io li manderei a zappare la terra”. Le infrastrutture italiane colpiscono anche Massimo Calearo: “Colpa dell'aereo che era in ritardo”.

Ma la vera star è lui: Domenico Scilipoti, il grande escluso dalle nomine dei sottosegretari al Governo, nonostante abbia creato da solo i Responsabili, precisa che: “Quello che è accaduto non ha niente di politico. C'è ancora chi è impegnato in campagna elettorale e chi è influenzato. Sta circolando un virus. Francesco Pionati ad esempio è assente giustificato, si è dato malato”.

Eppure, lo stesso Francesco Pionati, sembra in ottima forma quando dichiara: “Perché ero assente? Devo seguire i ballottaggi, non posso sdoppiarmi” E poi aggiunge: “Silvio mi faccia Ministro: sarebbe un riconoscimento al partito che rappresento”.

Maurizio Grassano ammette di non essere stato presente perché doveva portare un imprenditore a un ministro: “Sono arrivato tardi perché ero dal ministro dell'Agricoltura, ho portato a Saverio Romano un imprenditore del Nord, Federico Radice Fossati”, che siano questi gli importanti compiti dei sottosegretari?.

Anche Giuseppe Ruvolo era assente giustificato dal suo nuovo ruolo istituzionale: “Eravamo con il ministro in commissione Agricoltura” e il più responsabile di tutti, il neo-ministro Saverio Romano, ammette la propria totale ignoranza degli eventi accaduti: “Io l'ho scoperto dopo che il Governo era andato sotto, guardando il Televideo. Ma ormai la frittata era fatta. Comunque erano tutte assenze casuali. Molti dopo le elezioni sono rimasti in periferia. E due degli assenti erano con me: stavamo preparando un incontro con un'organizzazione che si occupa di pioppi”. Il Governo è caduto su un pioppo!

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