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Guerra in Ucraina

I profughi ucraini arrivati in Italia “o si vaccinano o fanno il tampone ogni 48 ore”, dice Draghi

Draghi ha spiegato, parlando delle procedure di accoglienza dei profughi ucraini in Italia, che chi arriva ha due scelte: “O accettano di fare un tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto alla Camera rispondendo al question time di Montecitorio. Le prime due interrogazioni parlamentari hanno chiesto risposte sull'accoglienza dei profughi in arrivo dall'Ucraina: "Voglio ringraziare a nome del governo tutti coloro che in questi giorni si sono mobilitati spontaneamente per sostenere la popolazione ucraina – ha cominciato Draghi – Associazioni, amministratori, imprese, singoli cittadini e famiglie stanno inviando aiuti e offrendo ospitalità ai profughi che arrivano in Italia, con profonda umanità e generosità. La forza di un Paese e di una democrazia si misura anche con la capacità di difendere i valori della dignità umana, della pacifica convivenza e amicizia tra i popoli".

"Il mio pensiero – ci ha tenuto a sottolineare il presidente del Consiglio – va anche ai cittadini russi che condividono questi valori e condannano la violenza. La crisi umanitaria è senza precedenti nel dopoguerra in Europa. L'Unione europea ha applicato per la prima volta la direttiva e questo testimonia la solidarietà e compattezza europea".

Quanto alle misure prese dall'esecutivo, Draghi ha ricordato: "Il governo ha promulgato lo stato di emergenza fino alla fine dell'anno per intervento all'estero, stanziando 3 milioni di euro. Abbiamo disposto lo stato di emergenza nazionale con ulteriori 10 milioni di euro". I dati danno un'idea della dimensione dell'arrivo: "All'8 marzo erano 21.095 cittadini ucraini giunti in Italia, oggi sono 23.872. Principalmente la frontiera a cui passano è quella italo-slovena. Oltre l'80% sono donne e bambini. Il flusso è certamente destinato ad aumentare".

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Draghi ha poi spiegato che "i primi strumenti di assistenza sanitaria sono stati offerti, organizzati dalla Protezione civile, in particolare per la gestione e il contenimento dell'emergenza da Covid-19". È stato previsto "un ampliamento della rete di accoglienza, abbiamo disposto che i cittadini ucraini possano essere ospitati in tutte le strutture di accoglienza per migranti".

"In questo scenario di crisi l'Unione europea ha saputo esprimere rispetto dei diritti umani e solidarietà, valori che l'Italia ha sempre posto alla base dell'accoglienza – ha continuato il presidente del Consiglio – Nel dramma e nell'emergenza ci scopriamo migliori di quanto credevamo di essere".

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Rispondendo alla seconda interrogazione, Draghi ha invece precisato: "Sul fronte sanitario tutti i rifugiati che arrivano o accettano di fare un tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi. I cittadini ucraini ospitati nei centri di prima accoglienza hanno servizi di assistenza sanitaria, legale e psicologica, oltre ai corsi di lingua italiana". E ancora: "Sono previsti servizi destinati alla formazione, come l'accompagnamento all'inserimento lavorativo, abitativo e sociale". Poi, dopo aver spiegato che ci sarà particolare attenzioni per i minori ucraini che dovranno essere inseriti nelle scuole, ha annunciato: "Sappiamo già che sarà necessario fare molto di più, parliamo di un percorso ben più lungo di giorni o mesi".

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