I prezzi in Italia tornano a rallentare ma l’inflazione è ancora la più alta tra i grandi Paesi Ue
L'inflazione a maggio torna al 7,6% in Italia. È lo stesso dato di marzo, mentre ad aprile c'era stato un inaspettato salto in su, all'8,2%. Si conferma così la tendenza calante registrata nei mesi precedenti. I prezzi rallentano, anche se restano su ritmi che prima dell'anno scorso non si vedevano da decenni.
A maggio 2023, quindi, i prezzi sono più alti del 7,6% rispetto a maggio 2022. Il rallentamento dell'inflazione, ha spiegato Istat, è legato soprattutto a quello dei prezzi dell'energia non regolamentata, come la benzina e le bollette di chi è sul mercato libero: scendono dal +26,6% al +20,5% rispetto a un anno prima. C'è un lieve calo anche per gli alimentari lavorati: da +14% a +13,4%. Al contrario, si è registrata una leggera accelerazione per gli alimentari non lavorati, come frutta e verdura freschi: da +8,4% a +8,9%, e sono cresciuti più in fretta anche i prezzi dei servizi relativi all'abitazione, ad esempio affitto e spese condominiali (da +3,2% a +3,4%).
Uno dei dati più significativi è quello dell'inflazione di fondo: si tratta dell'inflazione calcolata senza tenere conto né dei prezzi dell'energia né degli alimentari freschi, che sono i beni con i costi più variabili e altalenanti. L'inflazione di fondo rallenta leggermente, da 6,2% a 6,1%, confermando che tendenzialmente i prezzi stanno scendendo nonostante i rialzi occasionali (anche ad aprile l'inflazione di fondo era scesa, anche se di poco).
Ci sono buone notizie anche per il carrello della spesa. Per i prodotti che ne fanno parte, l'indice di inflazione è comunque più alto della media, ma è in calo rispetto al mese di aprile. Passa infatti dall'11,6% all'11,3%. Per ‘carrello della spesa' l'Istat indica la maggior parte dei prodotti che si acquistano spesso per la vita domestica: oltre agli alimentari, ci sono anche i prodotti per la pulizia e la manutenzione ordinaria della casa, quelli per l’igiene personale e i prodotti di bellezza.
L'Italia, come sempre negli scorsi mesi, è il Paese in cui i prezzi si alzano più in fretta tra le grandi economie dell'Unione europea. Nell'area euro, secondo quanto rilevato da Eurostat, la media è del 6,1% a maggio. In Europa si usa un metodo di calcolo leggermente diverso, per cui l'inflazione registrata per l'Italia è dell'8,1%. Un dato decisamente più alto rispetto a Germania (6,3%), Francia (6%) e Spagna (2,9%).