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Opinioni

I partiti vogliono il Movimento 5 Stelle fuori dal Parlamento

L’allarme lo lancia lo stesso Beppe Grillo sul suo blog, con un post che “ricostruisce” la crisi di Governo con una chiave di lettura “particolare”. E da adesso è corsa contro il tempo per raccogliere le firme.
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Movimento-Grillo

Giornata intensa per la politica italiana, con l'annuncio delle primarie per i parlamentari del Partito Democratico ed i "nodi" in casa Movimento 5 Stelle. Così Beppe Grillo, dopo aver "ritirato l'utilizzo del logo" a Federica Salsi e Giovanni Favia, lancia l'allarme – tempi per la presentazione delle liste del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche. In sostanza, i tempi ristrettissimi imporrebbero al Movimento un tour de force per raccogliere le firme necessarie a sostenere le candidature al Parlamento. Se infatti si andasse alle urne il 17 febbraio, il termine ultimo per raccogliere le firme (autenticate) e consegnarle al Tribunale sarebbe il 13 di gennaio. Da qui il ragionamento di Grillo, così argomentato in un lungo post sul blog:

Fate attenzione ai tempi. Giovedì 6 dicembre il M5S, dopo le votazioni on line, riesce a predisporre le liste per il Parlamento in tutta Italia e può iniziare il processo di raccolta delle firme nelle diverse circoscrizioni. Nella stessa settimana la Commissione Affari Costituzionali alza bandiera bianca per modificare la legge elettorale attuale e ridurre il peso del M5S, o addirittura eliminarlo con regole ad hoc (come l'esistenza obbligatoria di uno Statuto a immagine e somiglianza di quello dei partiti). Esiste ancora un modo però per bloccare il M5S: il tempo. Va quindi in onda la manfrina del pdl contro la politica del governo appoggiata a 90 gradi per più di un anno, dall'IMU, all'aumento dell'IVA, all'aumento delle tasse. Rigor Mortis, offeso, si dimette da solo, senza essere sfiduciato dalle Camere, in modo assolutamente irrituale (forse anche incostituzionale). Invece di andare in Parlamento va da Napolitano. La data delle elezioni deve essere quindi fissata il più presto possibile per evitare l'innalzamento dello spread (?!). Al voto, al voto! All'inizio si anticipa a marzo, poi, perso ogni senso del pudore, a febbraio. Per la prima volta l'Italia va a votare anticipatamente senza che il governo in carica sia stato sfiduciato dal Parlamento e ci va sotto la neve, come per centomila gavette di ghiaccio, come se fossimo in guerra. Il tempo per raccogliere le firme diventa così per il M5S quasi impossibile. Pochissime settimane per decine di migliaia di firme. Per i partiti il problema non si pone. Loro, in quanto già in Parlamento, non devono autenticarne neppure una di firma e le liste dei candidati le faranno come sempre a tavolino, in un paio d'ore, tra un marsala e un caffè. Alla faccia della democrazia. Io non mi arrendo, ma ho bisogno di tutto l'aiuto possibile per organizzare nei due prossimi fine settimana dei "Firma day" in tutta Italia. Abbiamo il dovere di provarci. Se poi non ci riusciremo e resteremo fuori dal Parlamento, la responsabilità sarà dei partiti, del Governo, delle Istituzioni. Dovranno assumersi ogni responsabilità di aver impedito con un colpo di mano la partecipazione del M5S e aver fatto eleggere un Parlamento totalmente delegittimato con un'astensione superiore al 60%. Ci vediamo in Parlamento, o dentro o fuori. Sarà un piacere.

Una ricostruzione senza dubbio originale, condivisa dalla gran parte dei militanti ed in qualche modo addirittura anticipata dai futuri candidati alle politiche. Come Roberto Fico, capolista nella circoscrizione Campania 1 (ed al centro di polemiche sia perché residente a Napoli solo dal 26 novembre, sia per la contemporanea scelta per la circoscrizione Estero della sua "compagna"), che nella tarda serata di ieri aveva anticipato il post di Grillo e chiesto collaborazione ai militanti:

A tutto il movimento cinque stelle della Campania e non solo. Napolitano, Monti, Bersani, Casini e Berlusconi hanno escogitato il modo di tenere fuori il movimento cinque stelle dalle elezioni. Hanno valutato che se indicono le elezioni anticipate, super anticipate, noi dobbiamo raccogliere una marea di firme in pochissimo tempo, certificarle ecc. Dico a tutti che se le elezioni saranno il 17 febbraio, significa che entro il 13 gennaio dovrà tutto essere consegnato al tribunale. Le firme da raccogliere in Campania sono circa 12mila. E' una terribile corsa contro il tempo creata ad hoc per farci sbagliare. Il tutto avverrà sotto le false accuse della stampa e della televisione o dei soliti talk show nel quale saranno seduti i sempre uguali ignobili personaggi a pontificare su di noi o sul mondo non dovendo raccogliere nemmeno una firma bastando per loro un gruppo parlamentare formato da due deputati per esonerarli da questa fatica democratica. Quindi chiedo a tutti di prepararsi e far rombare i motori perchè si deve partire ora, il tempo stringe e non bisogna perdere un minuto. Chiediamo i permessi per i gazebo del movimento cinque stelle per raccogliere le firme da sabato prossimo 15 dicembre per ogni giorno fino al'ultimo utile ovvero il 13 gennaio. Cerchiamo gli autenticatori. Non sbagliamo. Non perdiamoci in chiacchiere e non ci facciamoci distrarre dai mass-media che costruisono non-notizie per vendere pubblicità e farci andare fuori strada. Non ricominciamo ogni volta dall'ABC. Dobbiamo essere compatti e uniti, ci aspetta un sforzo davvero stoico che verrà però ricordato per sempre. Si parte, ci riprendiamo il Paese.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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