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I nuovi vaccini Covid saranno disponibili dalla prossima settimana, annuncia il ministro Schillaci

I contagi Covid in aumento non devono preoccupare, ha assicurato il ministro Schillaci, in quanto i numeri sui positivi ricoverati continuano a essere “trascurabili”. La prossima settimana, inoltre, arriveranno i nuovi vaccini.
A cura di Annalisa Girardi
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I contagi da Covid-19 sono tornati ad aumentare, ma non c'è motivo per allarmarsi. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, annunciando che dalla prossima settimana saranno disponibili i nuovi vaccini contro il coronavirus e che questi potranno essere somministrati insieme all'antinfluenzale. Il ministro, intervenendo su Rtl 102.5, ha spiegato che la crescita dei contagi "era prevedibile", in quanto "arriviamo dal periodo estivo di grande movimento". Non solo, secondo Schillaci i positivi potrebbero aumentare ulteriormente con l'apertura delle scuole. Ma non c'è motivo di preoccuparsi, ha detto il ministro: "I dati che più ci interessano sono quelli delle persone che si ricoverano e, ancora di più, quelli delle persone che finiscono in terapia intensiva. Questi dati sono trascurabili, quindi siamo sereni e fiduciosi".

Già dalla prossima settimana, ha inoltre annunciato Schillaci, dovrebbe essere disponibile il nuovo vaccino contro il coronavirus. "Il vaccino dovrebbe essere disponibile dalla prossima settimana, soprattutto per le persone fragili, anziani e donne incinta. Saranno gratis per tutti", ha detto, ribadendo come il vaccino sia "un presidio fondamentale" e raccomandandolo soprattutto per le categorie fragili, come gli ultrasessantenni, le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. "Sarà gratis per tutti, come è stato finora, anche per chi non rientra nelle categorie per cui è raccomandato. Stiamo valutando la distribuzione con le Regioni. Conteremo probabilmente sulle farmacie, ma soprattutto sui medici di medicina generale".

Schillaci ha poi affermati che il vaccino per il Covid e quello contro l'influenza "credo si possano fare insieme, con due inoculazioni". E ha detto: "Oltre il Covid c'è anche il problema dell'influenza: le stesse categorie a rischio per il Covid sarebbe che si vaccinassero anche per l'influenza. Attenzione e prudenza, quindi, ma nessun allarmismo".

Per quanto riguarda le scuole e il rischio di diffusione del contagio, Schillaci ha spiegato che al ministero della Salute è stato istituito un tavolo con quello dell'Istruzione per monitorare la situazione e capire se sia necessario introdurre misure di contenimento del virus: "Stiamo lavorando su queste tematiche, proprio oggi dovrebbero arrivare i risultati finali sul modo di comportarsi. Io, però, sarei tranquillo, non parlerei di alcun allarmismo. È giusto che i ragazzi continuino ad andare a scuola, sono quelli che hanno sofferto moltissimo durante il lockdown. A distanza di tempo sono ancora molti quelli che ne pagano le conseguenze dal punto di vista psicologico".

E sulla possibilità di misure specifiche per proteggere i più fragili il ministro ha concluso: "Ci stiamo confrontando, credo che il riferimento sia in particolare allo smart-working e altri presidi per i fragili, ora faremo una valutazione ma non vogliamo lasciare nessuno indietro, assolutamente".

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