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Lo sciopero dei medici sarà martedì 5 dicembre, per protestare contro la manovra del governo Meloni

Lo sciopero dei medici è stato annunciato per martedì 5 dicembre 2023. I sindacati Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed chiedono di cancellare i tagli alle pensioni inseriti in manovra, e lamentano che gli interventi previsti dal governo Meloni “non sono in grado di risollevare il Servizio sanitario nazionale dalla grave crisi in cui si trova”.
A cura di Luca Pons
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È arrivato l'annuncio ufficiale dello sciopero dei medici. I due sindacati Anaao-Assomed e Cimo-Fesmed hanno fatto sapere che la sospensione del lavoro si svolgerà martedì 5 dicembre 2023. Lo sciopero era già stato preannunciato nelle scorse settimane con lo stato di agitazione. A Fanpage.it, il segretario di Anaao-Assomed Pierino Di Silverio aveva spiegato: "Sinceramente in questa condizione è meglio che ce ne andiamo tutti, perché tanto ci stanno cacciando". Il motivo è tutto nella manovra del governo Meloni, che sulla sanità ha previsto misure insufficienti.

Lo sciopero durerà ventiquattr'ore. Nei prossimi giorni i sindacati misureranno "la reale disponibilità del governo" a intervenire, e si sono detti "pronti a mitigare o inasprire la protesta anche con altre eventuali giornate di sciopero". Oggi, dando l'annuncio della data stabilita, Di Silverio ha detto insieme al presidente di Cimo-Fesmed Guido Quici: "Le misure contenute nella legge di bilancio non sono in grado né di risollevare il Servizio sanitario nazionale dalla grave crisi in cui si trova né di soddisfare le richieste della categoria che rappresentiamo"

Buona parte dei fondi per la sanità sarà usata per ridurre le tasse sugli straordinari, una scelta sbagliata perché "oggi i dirigenti medici e sanitari fanno in media 60-62 ore di lavoro a settimana, e quelle ore servono a coprire carenze di personale. In più, il 75% dei medici dopo il Covid è in burn-out. Se vuoi dare dignità al medico, devi detassare il lavoro ordinario, non quello straordinario. Mettere al centro, ancor prima del denaro, il tempo di vita del medico", come aveva detto a Fanpage.it Di Silverio, che oggi ha aggiunto: "Ci saremmo aspettati un intervento per garantire un aumento degli stipendi di tutti i dirigenti e frenare la fuga dei professionisti verso l’estero e il privato".

Sarebbe poi servito "uno sblocco, anche parziale, del tetto alla spesa per il personale sanitario e un piano straordinario di assunzioni, e invece nessuno ne fa nemmeno cenno". E per quanto riguarda il rinnovo dei contratti collettivi, "i 2,3 miliardi previsti sono messi a disposizione per l’intero comparto sanità, quindi briciole per tutti". In più, "siamo stati bersagliati dal taglio dell’assegno previdenziale. E non ci tranquillizzano le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni da esponenti del Governo in merito a possibili modifiche parziali del provvedimento, e non alla sua completa eliminazione".

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