I medici a Fanpage.it: “Mandarci in pensione a 72 anni non risolverà la mancanza di personale”
Con il decreto Milleproroghe che domani arriverà in Aula alla Camera, il centrodestra porta due novità che toccano da vicino i medici. La prima è il prolungamento dello scudo penale: la tutela dalle denunce per ciò che avviene nell'esercizio della professione (se non nei casi più gravi) sarà prolungata fino alla fine del 2024. La seconda, più contestata, è la misura che permetterà ai medici che lo vogliono di restare al lavoro fino a 72 anni, o anche di tornare dalla pensione fino a quell'età, e comunque al massimo fino al 31 dicembre 2025. Pierino Di Silverio, segretario del sindacato di categoria Anaao-Assomed, ha commentato a Fanpage.it le due norme, che hanno entrambe degli aspetti positivi. Per quanto riguarda il lavoro fino a 72 anni, però, ha chiarito che – a differenza di quanto affermato dalla maggioranza – la misura non servirà in nessun modo a rimediare alla carenza di personale sanitario.
Non è la prima volta che il governo prova a introdurre una norma per far restare i medici al lavoro fino a 72 anni, ma questa volta non ci sono stati passi indietro. Cosa è cambiato?
Forse c'era una volontà politica più forte. Evidentemente siamo rimasti da soli a combattere questa norma.
Chi vi ha lasciato soli? Le altre sigle di categoria, o i partiti dell'opposizione che hanno insistito meno sul tema?
Tutti, tutti. Detto ciò, io guardo il bicchiere mezzo pieno.
Cioè?
Sarebbe stato molto meglio che questa norma non passasse proprio, ma se non altro la maggioranza ha accolto le nostre richieste di modifica. Ad esempio, se resti perdi l'incarico e non ne puoi avere altri.
La norma dice che non si potranno mantenere "incarichi dirigenziali apicali di struttura complessa o dipartimentale o di livello generale". È un lato positivo per voi?
Certo. Vuoi dare una mano al sistema? Lo fai, ma senza bloccare le carriere. Questo è fondamentale. In più, la norma ha un limite temporale fino alla fine del 2025. Tutto sommato, poteva andare peggio. Perlomeno ci sono dei paletti.
L'emendamento di Fratelli d'Italia dice esplicitamente che questa novità ha lo scopo di "fronteggiare la grave carenza di personale sanitario". Servirà a questo?
Il testo dice anche che servirà per funzioni di tutoraggio e formazione, e da questo punto di vista possiamo essere d'accordo. Ma sulla carenza di personale, assolutamente no. È una norma che si rivolge a una platea di poco più di mille persone, che non potranno realisticamente dare il contributo di un quarantenne. Non migliorerà assolutamente la carenza, tantomeno la risolverà. Come abbiamo sempre detto.
Per voi è giusto che possano tornare al lavoro anche i medici già in pensione?
No, anzi, su questo noi avanziamo dei dubbi di costituzionalità. Non so se è possibile che chi è pensione possa tornare a lavorare. Sarebbe davvero un autogol per il governo e la maggioranza. In più, chi vuole andare via non credo che accetterebbe di tornare senza avere un incarico di alto livello. Perché dovrebbe farlo?
L'altro intervento contenuto nel decreto Milleproroghe è quello sullo scudo penale, che limita la responsabilità dei medici quando esercitano la professione e tutelano dalle cause legali se non nei casi di colpa grave. Siete soddisfatti?
Di certo è un atto di dignità, il primo atto di coraggio da parte del governo. Ringraziamo il ministro, che è stato oggettivamente molto forte nella richiesta insieme a noi. È un bel segnale per tutti i dirigenti medici e sanitari, finalmente un'attenzione particolare alla sicurezza delle cure.
Il fatto che la proroga duri solo fino alla fine del 2024 vi preoccupa? Tra qualche mese lo scudo penale sarà di nuovo in discussione.
Ci auguriamo che il fatto che sia per un solo anno sia un preludio a una nuova legge sulla responsabilità professionale, visto che peraltro una commissione in Parlamento ci sta lavorando. Anche perché una legge su questo aspetto serve comunque.