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Elezioni europee 2024

I leghisti che non voteranno per Vannacci alle Europee: “Non gliene frega niente del partito”

Non tutti, nella Lega, approvano la candidatura del generale Vannacci alle elezioni europee. Esponenti di vecchia data come Centinaio e Fedriga stanno annunciando pubblicamente che non voteranno per lui.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini schiera il Roberto Vannacci alle elezioni europee per attirare voti ed evitare che la Lega scivoli ufficialmente dietro Forza Italia, diventando partner minoritario della maggioranza. Ma nel Carroccio questa scelta non piace a tutti. E sono diversi gli esponenti leghisti che in queste ore stanno dicendo che non voteranno per il generale. L'ultimo è l'ex ministro, oggi vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio: "Non voterò per Vannacci, voterò per uno della Lega. E come me tanti altri", dice in un'intervista con Repubblica.

Ieri il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, si era espresso allo stesso modo. "Spero possa contribuire a fare delle liste forti e a ottenere un buon risultato per la Lega, io sono molto contento dei candidati proposti in Friuli Venezia Giulia, candidature di valore ed espressione del mio territorio – aveva detto parlando della candidatura di Vannacci – Io lavorerò per questi tre candidati, visto che al massimo si possono esprimere tre preferenze". 

Centinaio sottolinea di non essere il solo a pensarla così sul generale: "Fedriga voterà i tre candidati della sua Regione. E come lui si erano espressi anche il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e quello al Senato Massimiliano Romeo. Mi sembra di essere in buon compagnia". Non era mai successo, aggiunge, che la Lega candidasse un "estraneo" al partito. "Ho 34 anni di militanza nella Lega, conservo ancora la prima tessera di quando avevo 17 anni, figuriamoci se alla mia età voto uno che viene da fuori". Infine conclude: "Io ho avuto un nonno picchiato dai fascisti a Pavia. La mia famiglia ha un'altra storia. Vannacci continua a dire che della Lega non gliene frega nulla, la cosa è reciproca".

Il generale, da parte sua, è consapevole delle critiche. "Non c'è bisogno di porgere ramoscelli d'ulivo, perché io non ho mai sollevato alcun problema. Se qualcuno si è espresso negativamente nei miei confronti, lo capisco, fa parte di una fase, ma quando si tratterà di lavorare insieme spero si chiudano gli armadi del passato e si guardi al futuro", commenta in un'intervista con La Stampa, rispondendo a chi gli chiedeva delle critiche emerse dagli esponenti leghisti sulla sua candidatura.

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